Astro esprime le proprie opinioni riguardo alle ultime (e prossime) decisioni governative riguardo il Preu. “In ogni situazione di difficoltà occorre cogliere la complessità del momento e verificare se la
Astro esprime le proprie opinioni riguardo alle ultime (e prossime) decisioni governative riguardo il Preu.
“In ogni situazione di difficoltà occorre cogliere la complessità del momento e verificare se la strategia a lungo termine (la sola che un’industria degna di questo nome può perseguire) sia o meno sostenibile- commentano- Nello specifico profilo che riguarda il PREU awp, l’attuale aliquota del prelievo decreta la passività dell’esercizio operativo di un elevato numero di congegni, per i quali i costi fissi non vengono più coperti dalla marginalità “tagliata” dalla manovra di aggiustamento del bilancio Statale. Statisticamente, quindi, l’innalzamento del PREU è stato sempre abbinato ad un ritocco del pay out, ovvero ad una misura che incide sul monte complessivo delle vincite erogabili da congegni che – per la tenuità del singolo premio massimo in palio (100 euro) – non fanno pagare al giocatore alcun tipo di tributo sulla “retrocessione” di cui beneficiano”.
“Con tale automatismo- prosegue Astro- (spesso, purtroppo, realizzato maldestramente e irrazionalmente), si è “storicamente” garantito almeno una parvenza di “equilibrio di funzionamento” del sistema, sicuramente fragilissimo (visto i costi che comporta), ma pur sempre idoneo a creare una opportunità (benché non certezza) di prosecuzione aziendaleNella manovra aggiuntiva, invece, l’inasprimento del prelievo-awp non è stato, per la prima volta, “agganciato” ad un abbassamento del pay out, ma addirittura accompagnato dalla riduzione quantitativa degli apparecchi, mettendo a rischio la funzione stessa della finanziaria-bis, ovvero l’acquisizione di un gettito strutturale aggiuntivo rispetto a quello già pianificato nella ordinaria Legge di Stabilità”.
“L’evento di Lunedì 19 giugno- conclude l’associazione- in programma a Milano all’hotel Principe di Savoia, per “presentare” il comparto alla Regione Lombardia e al Paese, sarà pertanto l’occasione per informare la Politica (e i media) sui rischi derivanti dall’assenza di automatismo PREU-PAYOUT, che oggi produce un dis-allineamento di c.a. il 20% del margine operativo lordo (circostanza bastevole “per fallire” per quasi tutte le altre industrie). Mettere in sicurezza i conti pubblici, consentendo al settore almeno un tentativo per far incamerare allo Stato le risorse erariali auspicate (indispensabili per non far tracimare l’Italia in un regime di IVA insostenibile per tutti i cittadini), sarà quindi all’ordine del giorno dell’Assemblea di Milano, caratterizzata, come già annunciato, dalla presenza dei dirigenti apicali dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, unitamente a numerosi esponenti politici”.
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