24 Novembre 2024 - 14:04

La Cassazione accoglie il ricorso di un gestore multato perché non aveva esposto la tabella dei giochi proibiti in luoghi non aperti al pubblico

Lotta internazionale al match-fixing. L’ARJEL parteciperà a “Cartellino rosso alla criminalità nello sport” (KCOOS) Giochi d’azzardo. CGUE: “Stato membro fornisca elementi di prova necessari ai controlli del giudice” La Corte

15 Giugno 2017

Lotta internazionale al match-fixing. L’ARJEL parteciperà a “Cartellino rosso alla criminalità nello sport” (KCOOS)

Giochi d’azzardo. CGUE: “Stato membro fornisca elementi di prova necessari ai controlli del giudice”

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso di un gestore di una sala giochi per l’annullamento della sentenza del Tribunale di Trapani che aveva condannato il ricorrente alla pena di 120,00 euro di ammenda “per non avere osservato – nella sua qualità di titolare dell’omonima ditta individuale, in relazione alla quale era in possesso dell’autorizzazione ‘per l’esercizio dell’attività di distribuzione e gestione, anche indiretta, di apparecchi e congegni automatici, semiautomatici ed elettronici’ – le prescrizioni dell’autorità amministrativa e precisamente quella di esporre la tabella dei giochi vietati”.

 

 

Secondo la Cassazione: “La difesa deduce che la responsabilità dell’imputato sarebbe stata affermata a partire da una erronea interpretazione della norma incriminatrice, posto che sarebbe illogico sanzionare la mancata esposizione di una tabella in un luogo che, in quanto non aperto al pubblico, non avrebbe potuto essere vista da nessuno”. Un motivo che secondo la Corte sarebbe “fondato, stante l’omessa specificazione, in motivazione, di un profilo fattuale assolutamente essenziale della vicenda, dal quale dipende la configurabilità dell’illecito e rispetto al quale deve sollecitarsi un ulteriore sforzo motivazionale da parte del giudice del merito”; pertanto “il ricorso deve essere accolto, con annullamento della sentenza impugnata e rinvio al Tribunale di Trapani”.

PressGiochi

×