27 Dicembre 2024 - 22:23

Roma, approvato regolamento sale giochi: distanze tra i 350 e i 500 metri dai luoghi sensibili

“Abbiamo approvato il regolamento sale da gioco e giochi leciti con 27 voti a favore”. Lo fa sapere il Movimento 5 Stelle Roma commentando la votazione di ieri in Campidoglio.

10 Giugno 2017

“Abbiamo approvato il regolamento sale da gioco e giochi leciti con 27 voti a favore”.

Lo fa sapere il Movimento 5 Stelle Roma commentando la votazione di ieri in Campidoglio.
“Una decisione – spiegano – importante che ribadisce il nostro impegno a favore delle fasce più deboli e psicologicamente più vulnerabili dei cittadini di Roma.
Il gioco d’azzardo e le patologie che derivano da comportamenti compulsivi rappresentano una emergenza sociale a cui mettere un freno.
Era necessario, quindi, stabilire regole certe per disincentivare la propensione all’azzardo e prevenire le degenerazioni patologiche con misure concrete, a tutela della salute delle persone e della loro dignità.
A cominciare dall’enunciazione chiara nel testo dei luoghi sensibili da proteggere, in linea con l’art. 4 legge regionale 5/2013: istituti scolastici di qualsiasi grado, luoghi di culto, centri giovanili o altri istituti frequentati principalmente da giovani, strutture residenziali o semiresisenziali operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale, centri anziani.
Individuati i luoghi sensibili, abbiamo stabilito anche quanto debbano essere distanti dalle sale gioco e dalle agenzie di raccolta scommesse per contenere la moltiplicazione dell’offerta:
almeno 350 metri all’interno dell’anello ferroviario e 500 fuori di esso.
Per ridurre ulteriormente i rischi per gli utilizzatori di apparecchi per il gioco, daremo inoltre indicazioni agli esercenti sugli orari di apertura e chiusura delle sale gioco. Le fasce verranno specificate con un’ordinanza della Sindaca a seguito dell’approvazione di questo regolamento.
La normativa vigente in materia non ha tutelato fino adesso i cittadini come avrebbe dovuto e non ha impedito che il gioco d’azzardo patologico dilagasse in modo esponenziale creando disagio sociale ed evidenziando la necessità di cure di tipo socio-sanitarie per i ludopatici.
Con questo regolamento riportiamo al centro la salute e il benessere delle persone. Roma non poteva più attendere”.

 

“In Assemblea Capitolina – hanno affermato ieri i consiglieri proponenti del M5S Sara Seccia e Nello Angelucci – questa maggioranza ha ottenuto oggi un risultato storico approvando il Regolamento sale da gioco e giochi leciti, che va a disciplinare le licenze e le autorizzazioni di competenza comunale relative all’esercizio di giochi leciti in conformità a quanto previsto dal TULPS e dalla Legge Regione Lazio n. 5 del 2013. Le tipologie di giochi trattate dal Regolamento sono quelle previste dall’art. 110 comma 6 del TULPS, ovvero new slot e Videolottery (VLT), giochi leciti esercitati in apposite sale pubbliche da gioco, sale dedicate, sale biliardi, agenzie per la raccolta di scommesse ippiche e sportive, agenzie di scommesse, sale bingo, alberghi, locande e pensioni, trattorie, osterie e ristoranti caffè, enoteche e bar con somministrazione di bevande alcoliche e non, stabilimenti balneari e piscine, rivendite di tabacchi e attività commerciali. Grazie a questo Regolamento Roma Capitale potrà garantire che la diffusione dei locali in cui si pratica il gioco lecito avvenga evitando effetti pregiudizievoli per la sicurezza urbana, la viabilità, l’inquinamento acustico e la quiete pubblica, nonché la dequalificazione territoriale e del valore degli immobili; sarà inoltre ristabilito il corretto rapporto con l’utenza, facendo in modo che il gioco non porti a pericolosi fenomeni di dipendenza. Questa amministrazione intende infatti prevenire il gioco patologico, anche mediante iniziative di informazione e di educazione e valorizzare le forme di aggregazione sociale e di gestione del tempo libero che stimolino la creazione di relazioni positive, la comunicazione e la creatività. A tal fine, abbiamo previsto una serie di prescrizioni: all’interno dei locali autorizzati a detenere apparecchi da gioco dovrà infatti essere esposto in modo chiaro e ben visibile un cartello contenente le indicazioni di utilizzo degli apparecchi in uso e il divieto di utilizzo degli apparecchi e congegni ai minori di anni 18 nonché per quei videogiochi che, per il oro contenuto osceno e violento, siano menzionati nella tabella dei giochi proibiti.
Il risultato ottenuto oggi in Aula è tanto più importante in quanto il fenomeno del gioco d’azzardo appare ormai profondamente radicato nel tessuto socio-economico italiano e della città di Roma, dove si sono moltiplicate le Sale da Gioco e di Bingo ed è sempre più frequente imbattersi in locali aperti al pubblico che, tra i vari servizi riservati alla propria clientela, offrono la possibilità di giocare d’azzardo; la dimensione del fenomeno in Italia ha assunto connotati assolutamente preoccupanti. La popolazione italiana totale è stimata in circa 60 milioni di persone, di cui il 54% giocherebbero d’azzardo almeno una volta l’anno. La stima dei giocatori d’azzardo problematici varia dall’1,3% al 3,8% della popolazione generale, mentre la stima dei giocatori d’azzardo patologici varia dallo 0,5% al 2,2% (dati diffusi dal Ministero della Salute nel 2012).
Il M5s oggi lancia un segnale forte e chiaro nella lotta alla Ludopatia. Anzi, chiamiamola come si deve: Azzardopatia! E lo fa proprio dalla Capitale, città divenuta nei decenni una vera e propria Las Vegas italiana a causa dell’assenza di normativa che disciplinasse la distribuzione sul territorio delle slots e macchinette varie. Con l’approvazione del regolamento sulle sale slot il M5s riporta l’interesse e la tutela dei cittadini al centro dell’azione amministrativa. Auspichiamo che i governi nazionale e regionale non indugino oltre nell’adozione di misure serie che vadano a sostegno delle azioni degli enti locali”.

 

 

“Un provvedimento importante, – commenta mons. Enrico Feroci, direttore della Caritas di Roma – in cui la dignità della persona viene posta prima di ogni profitto, che mette un freno allo sciacallaggio ai danni dei poveri, che limita il potere delle lobby e riduce lo spazio in cui spesso opera la criminalità”.

“Un’iniziativa ancor più preziosa – prosegue – perché presentata dalla maggioranza e approvata da tutte le forze politiche presenti in assemblea capitolina con il coinvolgimento, nella fase preparatoria, anche di molte realtà sociali impegnate al contrasto del gioco d’azzardo, tra le quali la Caritas di Roma”.

“Le famiglie, soprattutto quelle povere e meno istruite, sono state soggiogate da un’offerta di azzardo senza regole e senza limiti, da una pubblicità pericolosa a cui prestano l’immagine anche campioni sportivi e artisti, da uno Stato che pensa solo a far cassa ignorando le gravi conseguenze”, la denuncia di Feroci: “Nei nostri centri di ascolto arrivano genitori disperati per la patologia che ha coinvolto ragazzi anche minorenni; figli che ci chiedono aiuto per genitori anziani che hanno dilapidato tutti i loro risparmi; coniugi che scoprono di essere indebitati a loro insaputa”.

“Mentre vediamo crescere la sensibilità di numerose Regioni e amministrazioni locali – continua il direttore della Caritas – allo stesso tempo siamo molto preoccupati per la proposta fatta dal Governo per una nuova regolazione del gioco d’azzardo in concessione statale, che dovrebbe passare il vaglio della conferenza unificata Stato Regioni”. A tal proposito, spiega monsignor Feroci, “ogni intervento nel settore dell’azzardo deve mirare a ridurre non solo l’offerta ma anche il consumo di gioco d’azzardo. La pubblicità al gioco d’azzardo va, quindi, rapidamente estinta in maniera assoluta con l’impegno a discutere in Parlamento e approvare i progetti di legge presentati in tal senso alle due Camere da oltre 200 parlamentari”.

 

PressGiochi

 

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