27 Dicembre 2024 - 23:52

AWP. Baretta (Mef): “Tagliando l’offerta ridurremo le entrate, ma il gioco vale la candela”

Tagliando drasticamente l’offerta di gioco, slot machine e punti di gioco nei prossimi tre anni, siamo consapevoli che nel medio termine avremo minori introiti per l’erario dal settore ma il

09 Giugno 2017

Tagliando drasticamente l’offerta di gioco, slot machine e punti di gioco nei prossimi tre anni, siamo consapevoli che nel medio termine avremo minori introiti per l’erario dal settore ma il gioco vale la candela perché coerente con le scelte di questo Governo”.

Lo ha affermato Pier Paolo Baretta questa mattina a Roma dove si sta tenendo il Convegno del Codacons per analizzare gli effetti dei giochi sulla salute umana dal titolo “La dipendenza da gioco d’azzardo tra stato e calciatori biscazzieri”.

 

“La prima strada per aggredire il problema della patologica del gioco d’azzardo è la riduzione dell’offerta di gioco con il taglio del 35% delle awp e il dimezzamento dei punti di gioco in 3 anni. Una riduzione dell’offerta molto importante- ha precisato il sottosegretario -. Se vegliamo intraprendere questa linea dobbiamo occuparci però anche di come ridistribuire le macchine rimanenti sul territorio. Quello che ci preoccupa sulla distribuzione non è tanto l’inserimento delle distanze – come tra l’atro abbiamo proposto in conferenza – ma vogliamo che ci sia una gestione equilibrata sul territorio da parte degli enti locali, perché rischiamo la creazione di zone di gioco concentrate nelle quali si posiziona l’illegalità. Gli enti devono occuparsi effettivamente di ridurre il fenomeno.

Per quanto riguarda le nuove macchine, le Awp diventeranno awp-r e non saranno delle nuove Vlt – come da alcuni detto – avranno le stesse caratteristiche delle Awp di oggi con l’inserimento della tessera sanitaria e l’allungamento dei tempi della giocata per ridurre l’eccesso di gioco.

Questo mostra la nostra volontà di intervenire sul serio sulla questione, la volontà dell’apparato pubblico di riorganizzare il mercato e renderlo più socialmentente sostenibile. Questo comporterà nel medio periodo una riduzione delle entrate ma il gioco vale la candela conformemente alla scelta del Governo che non vuole più pensare questo settore solo dal punto di vista economico.

Ci sono ormai obiettivi comuni che vedono Stato e associazionismo uniti, e in alcune soluzioni anche gli operatori del gioco. Questo fa sì che la lotta al gioco patologico sia comune e ci permetterà di riportare il gioco al suo aspetto di normalità, offrendo occasioni positive di divertimento.

Occorre mantenere una visione ludica del fenomeno, per questo abbiamo aperto un confronto con il Ministero dell’Istruzione per integrare anche un progetto educativo”.

“Sul gioco online – ha concluso Baretta – serve un controllo serrato. Per questo voglio chiudere presto questa partita, per dedicarci all’online che preoccupa maggiormente”.

 

 

 

In occasione dell’evento, il Codacons ha  illustrato uno studio che analizza gli effetti delle pubblicità del gioco sulla mente umana, con particolare riferimento agli spot realizzati da calciatori famosi come Francesco Totti. E’ stata inoltre presentata la prima class action italiana contro lo Stato in favore dei giocatori problematici e delle loro famiglie, attraverso la quale i soggetti lesi dal gioco potranno chiedere il risarcimento per i danni morali e patrimoniali subiti.

 

Baretta ha specificato come i Comuni, in presenza di determinate situazioni e di concerto con Prefetti e Polizia locale, potranno adottare in totale autonomia misure restrittive in tema di gioco d’azzardo, con particolare riferimento ad aperture , orari di esercizio ed ubicazione delle sale slot. Tutto ciò in piena collaborazione con lo Stato e nel rispetto di una più ampia programmazione generale, anche per evitare che le sale siano eliminate solo dai centri delle città con concentrazioni massicce nelle periferie.

“Questo perché – ha spiegato il Sottosegretario – solo gli enti locali conoscono in modo specifico i problemi e le situazioni proprie del territorio, e possono adottare i provvedimenti più adatti caso per caso. Sono stati inoltre promessi interventi anche contro le pubblicità al gioco”.

 

“Le affermazioni di Baretta sono particolarmente importanti perché finora era emersa l’intenzione del Governo di andare nella direzione diametralmente opposta, ossia quella di privare i comuni dei poteri di intervento in tema di giochi” – commenta il presidente Codacons Carlo Rienzi.

 

PressGiochi