Su richiesta estradizione e libertà condizionata per Francesco Corallo (Global Starnet) si deciderà il 20 giugno

07 Giugno 2017

La libertà condizionata di Francesco Corallo, imprenditore a capo della Global Starnet deve ancora essere decisa dal Common Court of Justice di Philipsburg. I giudici durante l’udienza di ieri hanno detto che entro il 20 giugno decideranno anche sulla richiesta di estradizione dell’Italia.

Corallo è in prigione da 176 giorni, e sia la famigli che i lavoratori hanno protestato per questo con una manifestazione pacifica che ha coinvolto un centinaio di persone davanti al Palazzo del Governo cantando “Free Francesco” e “Respect human rights – Free Francesco”. Il corteo si è poi recato al Palazzo della Corte con le bandiere e i casinò sono rimasti chiusi durante l’udienza.

Il proprietario del gruppo ex-Atlantis è apparso all’udienza.

Nel procedimento di estradizione la Corte deve valutare la ricevibilità dell’estradizione. Se la Corte ritiene che l’estradizione sia ammissibile, Corallo potrà presentare ricorso in Cassazione presso l’Alta Corte dell’Aia, che richiede circa un anno per la decisione. Se la Corte Suprema consente l’estradizione, il Governatore di St. Maarten deve prendere la decisione finale sull’estradizione.

L’ufficio del Procuratore ha affermato in numerose occasioni che Corallo è perseguito in Italia, tra l’altro, per l’evasione fiscale di oltre 250 milioni di euro e l’adesione ad un’organizzazione criminale. Corallo, nato in Italia, cittadino olandese dal luglio 2000, è anche sospettato in Italia di utilizzare le sue attività per il riciclaggio di denaro.

Il capo del casinò impiega circa 300 persone a St. Maarten.

Corallo, ieri, è stato trasferito in prigione alle 17:10 e i lavoratori sono stati informati dei procedimenti giudiziari dai suoi avvocati. La Corte può decidere di sospendere la sua detenzione preventiva e di consentire il monitoraggio tramite braccialetto elettronico o negare la richiesta in qualsiasi momento entro il 20 giugno.

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