Bruni (Economista): “Nella lotta contro il gioco d’azzardo la Chiesa fa già molto, ma deve fare di più” Laffranco (Pdl): “Obbligo di formazione per rivendite di tabacchi e giochi” Il
Il Ministero dell’Interno torna a ribadire come a Foggia le attività criminali ruotano su riciclaggio, usura e gioco d’azzardo.
Questa volta è il Viceministro all’Interno Filippo Bubbico che ricorda come le attività criminose poste in essere nella provincia di Foggia ruotano principalmente intorno al traffico e lo spaccio degli stupefacenti, le estorsioni ed il riciclaggio di denaro di provenienza illecita reimpiegato in attività commerciali, l’usura, il gioco d’azzardo, nonché il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e le rapine. Anche le condotte estorsive, realizzate nei contesti rurali in danno sia di aziende agricole che nei confronti di grandi e medie realtà imprenditoriali, continuano a rappresentare una fonte di guadagno per i vari clan.
“La provincia di Foggia presenta, – spiega il viceministro – sotto il profilo della sicurezza pubblica, peculiari e variegati aspetti di criticità, determinati non solo dalla presenza radicata di una criminalità organizzata efferata e agguerrita e di una criminalità diffusa parimenti violenta, ma anche da generalizzati comportamenti di illegalità che coinvolgono, prevalentemente in aree urbane a elevata marginalità sociale del capoluogo e dei centri più popolosi, estese fasce giovanili che costituiscono il serbatoio della manovalanza criminale.
Dalle rilevazioni relative al 2016 emerge infatti che il totale dei delitti segnalati nella provincia di Foggia fa registrare una flessione pari all’11,2 per cento rispetto all’anno precedente. In calo sono anche le rapine (-13 per cento) e i furti (-11,3 per cento). Vanno tuttavia segnalati, in controtendenza, i dati in crescita relativi alle estorsioni, agli omicidi e ai reati connessi agli stupefacenti.
La cennata flessione è anche il frutto delle mirate strategie di prevenzione e contrasto messe a punto in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, integrato con i Sindaci delle realtà di maggiore dimensione. In particolare, è stato ridefinito il modello complessivo di controllo coordinato del territorio, caratterizzandolo con una forte integrazione interforze anche della polizia locale, con l’ottimizzazione delle risorse e con una maggiore aderenza alle peculiarità del contesto territoriale”.
PressGiochi
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