A Monfalcone l’amministrazione guidata da Anna Cinsint sta operando verso la “zonizzazione”, con l’intento di “proteggere” dalle aree di maggior pregio storico, artistico e paesaggistico della città alcune tipologie di
A Monfalcone l’amministrazione guidata da Anna Cinsint sta operando verso la “zonizzazione”, con l’intento di “proteggere” dalle aree di maggior pregio storico, artistico e paesaggistico della città alcune tipologie di esercizi commerciali, una linea politica simile a quella del sindaco Dario Nardella a Firenze per contrastare l’esplosione dei minimarket. Un provvedimento che se passerà l’approvazione di Soprintendenza e Conferenza dei Servizi, arriverà alla fase esecutiva. Nel centro storico, l’area 1, dove le limitazioni massime, stop anche alle slot e sale scommesse, ma la lista è lunga: money change, phone center, internet point, money transfert (eccetto banche e società di intermediazione immobiliare); locali di pubblico spettacolo (disco, sala da ballo e night club); centri massaggio (quando non si tratta di attività estetica o fisioterapica che faccia riferimento a specifica normativa); vendita al dettaglio o somministrazione con apparecchi automatici di alimentari. Lunga anche la lista delle categorie merciologiche: dagli articoli erotici alle carni e pesci crudi e congelati, pur in forma non prevalente (esclusa la vendita in somministrazione).
PressGiochi
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