Su richiesta della Dda di Roma, la Guardia di Finanza ha eseguito un decreto di sequestro preventivo nei confronti dell’ex presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini per un valore
Su richiesta della Dda di Roma, la Guardia di Finanza ha eseguito un decreto di sequestro preventivo nei confronti dell’ex presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini per un valore di un milione di euro. Stando alle prime indiscrezioni, il sequestro riguarda due polizze vita ed è relativo all’inchiesta che vede Fini indagato per concorso in riciclaggio.
L’ex presidente della Camera è infatti indagato nel caso Francesco Corallo, imprenditore di slot machine a capo della Global Starnet, arrestato insieme ad altre quattro persone perché ritenuti parte di un’associazione accusata di essersi macchiata dei reati di peculato, riciclaggio e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. La mattina del 14 febbraio 2017 i militari del reparto antimafia della Guardia di Finanza hanno eseguito un sequestro preventivo di tutte le proprietà riconducibili ai familiari di Gianfranco Fini. I reati, secondo l’accusa, sarebbero stati commessi a partire dal 2008 per un valore totale di oltre cinque milioni di euro, mentre i profitti ipotizzati avrebbero raggiunto la cifra totale di sette milioni di euro.
L’indagine è stata condotta dal Servizio centrale di investigazione sulla criminalità organizzata, e oggi il sequestro è stato effettuato dalla Guardia di Finanza su indicazione della Direzione distrettuale antimafia di Roma.
Il coinvolgimento di Fini deriverebbe dalle attività di Francesco Corallo, che utilizzava il profitto illecito garantito dal suo gruppo (solo una volta “lavato”) per investimenti finanziari e acquisizioni immobiliari, che avrebbero coinvolto anche alcuni membri della moglie di Fini, Elisabetta Tulliani.
Ascoltato il 10 aprile, Fini si è sempre detto del tutto innocente, e ha denunciato per diffamazione Amedeo Laboccetta, ex parlamentare Pd che avrebbe fatto del gruppo, in quanto dalla sua testimonianza sarebbero nate le indagini sul politico.
Il nome di Fini è stato inserito nel fascicolo che si occupa della parte dell’inchiesta relativa alla presunta associazione a delinquere transnazionale che avrebbe agito fra l’Europa e le Antille, facendo circolare in questo modo i guadagni generati dal mancato pagamento delle tasse sulle attività di gioco on line e videolottery.
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