Casinò di Lugano. Torna la stabilità nei conti della casa da gioco

Il 2016 del casinò di Lugano si è chiuso con un Prodotto Lordo Giochi (PLG) di 33.8 milioni di franchi (+0.1% rispetto al 2015). Con oltre 15 milioni interamente destinati all’AVS (44.4% del PLG), frutto della tassa federale sulle case da gioco, Casinò Lugano conferma l’ammontare del contributo versato nel 2015.

Al netto di tale importo, il Prodotto Netto Giochi ammonta quindi a CHF 18.8 milioni, ai quali si aggiungono CHF 2.8 milioni derivanti da mance, prestazioni accessorie e altri redditi. I ricavi netti della società raggiungono i CHF 21.5 milioni.

Il 2016 per il Casinò quindi è un anno di ritorno alla stabilità. Dopo aver conosciuto dal 2007 un costante calo del Prodotto Lordo Giochi, la casa da gioco è infatti riuscita a tornare a un equilibrio sostenibile grazie agli importanti investimenti effettuati per attualizzare l’offerta di gioco e alle misure di risanamento.

Le misure di ottimizzazione adottate dalla società hanno permesso di ridurre i costi operativi a CHF 20.9 milioni (CHF 25.6 milioni nel 2015), assicurando quindi un utile di CHF 1.1 milioni.
L’Assemblea Generale ha dunque deciso l’attribuzione di un dividendo pari a CHF 1.5 milioni.

Il ritorno alle cifre nere su basi solide (e non conseguente ad elementi straordinari) consente di proseguire “un percorso virtuoso e bilanciato, diretto da una governance in sintonia con le esigenze aziendali ed un rigore finanziario e gestionale assoluto” si legge in una nota della Casinò Lugano SA. “Il riconoscimento dei risultati della politica aziendale perseguita negli ultimi anni è testimoniato dal rinnovo del mandato di tutti i membri del Consiglio di Amministrazione, verbalizzato nel corso dell’Assemblea Generale”.

Di buon auspicio, oltre alla fiducia conferita al lavoro del CdA e della Direzione, anche “la pace sociale ormai ripristinata, il rapporto con l’Autorità di vigilanza normativa ed il costante supporto offerto dagli Azionisti, tutti elementi che consentono di considerare il futuro con cauto ottimismo”.

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