Nuovo intervento di Osvaldo Asteriti, in questo caso contro la “proposta Baretta” per il riordino del settore dei giochi. “Nella bozza presentata in sede di conferenza unificata, il Governo
Nuovo intervento di Osvaldo Asteriti, in questo caso contro la “proposta Baretta” per il riordino del settore dei giochi.
“Nella bozza presentata in sede di conferenza unificata, il Governo ha proposto l’apertura di migliaia di sale (sale A) per le quali non vale alcun limite di distanza, mentre per altre migliaia (sale B) la distanza proposta dai c.d. luoghi sensibili, perentoriamente individuati in scuole, luoghi di culto e Sert è di 150 metri.
La velocità media di un uomo che cammina a piedi è di circa un metro al secondo, 3,6 km all’ora.
Con un rapido calcolo, si fa in fretta a stabilire che per raggiungere una sala giochi tipo B occorrerebbero 150 secondi, due minuti e mezzo, camminando ad andatura normale, senza correre.
Certo, i 500 metri adottati da molte amministrazioni nei loro provvedimenti, come distanza minima tra punti vendita di gioco d’azzardo e un elenco più ampio e ragionevole di luoghi sensibili non rappresentano una distanza di assoluta sicurezza, ma almeno per percorrerla occorrono 500 secondi, cioè 8 minuti e mezzo, il tempo di una piccola passeggiata e, comunque, bisogna accontentarsi, perché a volte il meglio è nemico del bene.
C’è anche un altro aspetto che colpisce nella logica del Governo in questa materia così delicata e meritevole di approfondimento e cioè le conseguenze che lo stesso fa derivare dalla scelta della distanza e dai luoghi da cui misurarla.
Non si capisce perché, come afferma Baretta: “Chi propone 500 metri da scuole, chiese, ospedali, centri per anziani, palestre, sale da ballo, ecc. – perché questa è la contro proposta che è stata ribadita anche ieri – ha evidentemente in mente di abolire il gioco legale, con la conseguenza che riempiremo le periferie di gioco clandestino”.
Non mi è chiaro in che modo, chi chiede di fissare in 500 metri la distanza delle sale gioco da alcuni luoghi, avrebbe in mente di “abolire il gioco legale”, con le conseguenze catastrofiche sulle periferie, paventate dal sottosegretario. La tesi appare strumentale, perché non credo che le periferie, che Baretta teme si riempirebbero di gioco clandestino, inizino a 500 metri da scuole, chiese e altri luoghi di aggregazione sociale.
In verità, qualsiasi proposta di limitazione dell’offerta di azzardo, avanzata a tutela della salute delle persone, promessa invano anche dal Governo, viene accusata di favorire il gioco illegale. Vorrei ricordare che gridare continuamente “al lupo, al lupo” porta a sottovalutare un pericolo effettivo e, quindi, non costituisce una pratica consigliabile, in questo come in qualsiasi altro caso.
Affermare che l’allontanamento di poche centinaia di metri delle sale gioco da luoghi abitualmente frequentati da persone favorirebbe il gioco illegale è come sostenere che allontanando i negozi di alimentari di pochi metri … si favorirebbe il mercato nero.
Credo- conclude Asteriti che la proposta di “conficcare” nel cuore delle città migliaia di sale dedicate al gioco d’azzardo, piene di macchinette pericolosissime per la salute, senza alcun limite di distanza, e altre migliaia a soli 150 metri, 2 minuti e mezzo di strada, da pochissimi luoghi definiti sensibili dal Governo, appare ragionevole come un pugno battuto sul tavolo, insomma, come raccontato dal Manzoni, cercare di prevenire il contagio della peste, rinchiudendo gli ammalati nel lazzaretto”.
PressGiochi
L | M | M | G | V | S | D |
---|---|---|---|---|---|---|
28
|
1
|
2
|
3
|
|||
4
|
7
|
8
|
9
|
10
|
||
15
|
16
|
17
|
||||
18
|
19
|
20
|
21
|
22
|
23
|
|
30
|
1
|