12 Gennaio 2025 - 14:57

Il ‘caso’ del concessionario che non recepisce l’ubicazione a magazzino dell’Awp

Raccolta giochi. Paglia (Sel): “Adm comunichi i dati di raccolta per singola provincia” Legittima difesa: respinto emendamento M5S su finanziamento del Fondo tramite gli introiti del gioco Alcuni gestori hanno

04 Maggio 2017

Raccolta giochi. Paglia (Sel): “Adm comunichi i dati di raccolta per singola provincia”

Legittima difesa: respinto emendamento M5S su finanziamento del Fondo tramite gli introiti del gioco

Alcuni gestori hanno denunciato l’impossibilità di far censire – tramite il portale del concessionario – il cambio di ubicazione dell’apparecchio AWP (da quello “in esercizio” a quello “ magazzino”).

Lo comunica l’associazione Astro relativamente alla segnalazione pervenuta da un gestore.

Il motivo di detta impossibilità – spiega l’associazione – è stato riscontrato nella predisposizione del portale a “non leggere” il contatore dell’apparecchio “a magazzino”, ad eccezione dei casi in cui lo spostamento stesso non sia stato preventivamente “autorizzato” (con modalità estranee al circuito delle comunicazioni telematiche censite dal sistema normativo di riferimento) dal Concessionario stesso.

In buona sostanza, il gestore porta a magazzino l’awp, ma in assenza di un “civilistico” assenso a detta operazione, la lettura dei contatori e il cambio di ubicazione non risulta eseguibile, con l’evidente “anomalia amministrativa” di alterare l’aggiornamento della banca dati in merito alla effettiva allocazione dei congegni.

Allo stato attuale risulta che un solo concessionario sia interessato da detta situazione, e risulta altresì che un Ufficio Regionale dell’Agenzia delle Dogane abbia richiesto (per ora invano) spiegazioni su come sia possibile che “un apparecchio in stato di blocco PREU” fisicamente assente dall’esercizio e presente nel magazzino del relativo proprietario, risulti, “a portale”, ancora ubicato nell’esercizio stesso.

Che non si tratti di “malfunzionamento” ma di politica operativa ben precisa è certo, e quindi occorre richiamare i due principi convenzionali – normativi che sovraintendono a siffatte casistiche.

Il primo è l’obbligo del concessionario di censire sempre, e tempestivamente rispetto alla propria conoscenza, il reale stato di ubicazione dell’apparecchio recante proprio N.O.E., a prescindere dalla compatibilità di detta ubicazione con le disposizioni contrattuali o dalle istruzioni “privatisticamente” impartite al proprietario del congegno.

Il secondo (conseguente del primo) è l’indifferenza del “sistema telematico di controllo” rispetto agli accordi privatistici, da cui scaturisce l’impossibilità di sovrapporre disposizioni negoziali come fenomeni deroganti gli obblighi di lettura dei contatori e di censimento di ubicazione delle AWP.

Stante la gravità del fenomeno si invitano tutti gli iscritti a recapitare in Associazione una segnalazione di tutte le casistiche similari di cui fossero a conoscenza, al fine di consentire una più completa e puntuale rendicontazione alla Direzione Centrale dei giochi dell’Agenzia delle Dogane.

PressGiochi

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