Casinò. Per il Servizio Bilancio del Senato TU su partecipate aumenterà gli oneri per lo Stato

I trasferimenti di risorse pubbliche a società già in perdita come i casinò comporterà nuovi oneri per le finanze pubbliche.

Lo chiarisce il Servizio Bilancio del Senato relativamente al Testo unico sulle società partecipate.

Secondo l’intesa raggiunta in Conferenza unificata, relativamente al decreto legislativo recante modifiche al Testo Unico sulle società partecipate, si pospone a dodici mesi dall’entrata in vigore del decreto correttivo l’applicazione del comma 5 alle società di gestione di case da gioco. Tale comma 5 prevede il divieto di aumenti di capitale, trasferimenti straordinari aperture di credito e garanzie per società in perdita per tre esercizi consecutivi.

Si ricorda che la relazione tecnica, si affermava che le disposizioni hanno carattere ordinamentale e non determinano effetti finanziari negativi, anzi prevengono eventuali situazioni onerose.

Al riguardo, – chiede il Senato – si sottolinea che il posticipo dell’applicazione del comma 5 dell’articolo 14, alle società di gestione di case da gioco consentirà trasferimenti di risorse pubbliche a società già in perdita per tre esercizi consecutivi altrimenti vietati. Andrebbe pertanto chiarito se la norma sia suscettibile, come sembra, di produrre potenziali oneri per la finanza pubblica.

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