A Roma, le audizioni sul regolamento sale giochi. Iaccarino (Adm): “Valutare il lavoro del Governo in Comferenza” “Dai dati in nostro possesso pare proprio che il regolamento del Comune di
“Dai dati in nostro possesso pare proprio che il regolamento del Comune di Bergamo per contrastare le ludopatie abbia cominciato a dare qualche risultato significativo”: lo dice il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori, esponendo i dati non definitivi dei Monopoli di Stato sulla raccolta di gioco nel capoluogo e nella provincia di Bergamo nel 2016, in occasione di un incontro con i sindaci della zona omogenea urbana di Bergamo, un parterre di 23 sindaci a cui si è aggiunto il comune di Seriate.
Una riunione nata dalla volontà di Gori di presentare anche ai Comuni limitrofi il regolamento anti-ludopatia adottato a Bergamo nel luglio scorso: obiettivo dichiarato quello di migliorare l’efficacia delle limitazioni adottate dal capoluogo orobico estendendole anche all’hinterland.
Il dato più evidente è quello che riguarda la raccolta delle AWP, le macchinette nei bar e nelle tabaccherie: il dato 2016 evidenzia nel capoluogo una contrazione del -11,4%, diminuzione 11 volte superiore a quella della provincia (sul quale ovviamente incide fortemente il risultato del capoluogo), che si attesta al -1%. A Bergamo diminuzione del -7,8% anche della raccolta su Gratta&Vinci (19.714.342 euro).
I dati registrati a Bergamo evidenziano trend molto positivi rispetto ai dati della Provincia di Bergamo e di Regione Lombardia: mentre le VLT registrano crescite che sfiorano il 6% sul territorio provinciale, a Bergamo l’incremento è di 5 punti percentuali sotto il dato provinciale, pari al 1% (con una raccolta fisica di 155.146.316 euro nel 2016, dati provvisori Monopoli di Stato). Crescono invece le scommesse sportive, ma di una percentuale (+22,8%) pari alla metà della crescita registrata in provincia di Bergamo (41,8%).
La crescita della spesa per il gioco d’azzardo lecito a Bergamo è inferiore a quella della provincia di Bergamo e di Regione Lombardia (4% nel capoluogo rispetto al +7,8% del dato provinciale, al +6% del dato regionale): in Lombardia nel 2016 si sono giocati 17,5 mld di euro, nella provincia di Bergamo 1,95 mld di euro, nel capoluogo complessivamente 317milioni di euro.
“I dati in nostro possesso – commenta Gori – si inscrivono in un quadro nazionale nel quale il consumo di gioco è cresciuto nel 2016 del +7%. Non dimentichiamo che il regolamento del Comune di Bergamo è stato varato solamente nel luglio scorso, quindi i numeri che presentiamo oggi sarebbero quindi ancor più significativi, visto che le limitazioni che abbiamo proposto coprono un arco di soli cinque mesi e mezzo. Certo, si tratta ancora di dati non definitivi (i dati definitivi saranno resi noti solo a fine giugno), ma la sensazione è che il regolamento stia sortendo effetto”.
PressGiochi