“Questo regolamento, basato sulla relazione comprovata tra offerta e consumo, è nato dalla constatazione della diffusione e gravità del fenomeno che necessita interventi decisi. Non esiste una risposta semplice, ma
“Questo regolamento, basato sulla relazione comprovata tra offerta e consumo, è nato dalla constatazione della diffusione e gravità del fenomeno che necessita interventi decisi. Non esiste una risposta semplice, ma ci sono iniziative significative che si possono prendere. Fondamentale sarebbe l’intervento, fino ad adesso inesistente, dello Stato”.
In questo modo Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, è intervenuto a Conegliano al tavolo sul gioco organizzato dal Partito Democratico ed in particolare dal candidato a sindaco dei “dem” Alessandro Bortoluzzi che nel suo programma ha voluto sottolineare l’importanza del sociale e del contrasto al gioco patologico.
“A Bergamo siamo intervenuti approvando un regolamento che limita il gioco d’azzardo con misure di vario genere- ha proseguito Gori- come il divieto di installare bancomat nelle vicinanze di sale da gioco o la limitazione del gioco a determinate fasce orarie della giornata. L’obiettivo non era quello di eliminare il gioco d’azzardo, ma limitarlo circoscrivendo le situazioni che creano la consuetudine. Questo certamente non è stato accolto benevolmente da certe categorie che hanno provato a minare il provvedimento tramite vie legali.
In linea con l’esperienza di Bergamo anche quella del comune di Cappella Maggiore, in cui è già in vigore il regolamento che limita il gioco d’azzardo.
“Nella mia esperienza – ha proseguito Maria Rosa Barazza, presidente dei comuni della Marca, oltre che sindaco di Cappella Maggiore- ho visto persone essere vittime di questa patologia, come il caso di un signore che giocava interamente la somma che il comune gli forniva per il suo sostentamento. A Cappella abbiamo adottato il regolamento perché è una leva contro la ludopatia, ma importante è anche la prevenzione che coinvolge tutti i soggetti interessati. In quanto invece, Presidente dell’Associazione comuni di Marca, l’intenzione è quella di concertare la stesura di un regolamento sul tema, che sia uno strumento uniforme per tutti i sindaci, anche per quelli che ancora oggi non se la sentono di prendere iniziative in solitaria.
“Un’amministrazione seria non può girarsi dall’altra parte” ha concluso Bortoluzzi.
PressGiochi