24 Novembre 2024 - 15:30

Betn1: “Numerose vittorie di diritto, i giudici italiani stanno riconoscendo le discriminazioni subite”

Betn1 comunica diverse vittorie legali, dove i Tribunali hanno assolto agenzie o dissequestrato beni ai gestori di altre agenzie sempre legate alla stessa azienda.   “Importante nuovo riconoscimento da parte

13 Aprile 2017

Betn1 comunica diverse vittorie legali, dove i Tribunali hanno assolto agenzie o dissequestrato beni ai gestori di altre agenzie sempre legate alla stessa azienda.

 

“Importante nuovo riconoscimento da parte dei giudici italiani del tribunale di Savona che ha assolto 2 Agenzie Betn1 perché il reato contestato non sussiste-commentano- La Corte ha ricostruito in maniera minuziosa sia la condotta amministrativa della Ben1 che l’aspetto sanzionatorio della normativa italiana concludendo, ai sensi dell’art. 1 comma 644 Legge 190/2014, l’attività di intermediazione telematica per l’offerta di servizi di scommessa in favore della Società comunitaria è lecita. La stessa Questura, considera che l’attività è svolta ai sensi della Legge 190/2014 non ravvisando i presupposti di ordine pubblico per la cessazione dell’attività. Oltre che certificare la corretta e legale posizione dei titolari e delle Agenzie Betn1, i Giudici inoltre riconoscono per Betn1 anche le discirminazioni indicate nella sentenza della CGE “Laezza” presenti nel Bando di gara Monti”.

“Ulteriore vittoria inoltre- prosegue Betn1- In data 11 aprile, dove è stato posto il dissequestro di alcuni PC di 1 Agenzia in provincia di Salerno. Anche in questo caso, i Giudici sono entrati nel merito della contestazione annullando il decreto di sequestro preventivo con la restituzione dei beni al titolare dell’agenzia Betn1. Stesso discorso, con notifica del 12 aprile del Tribunale di Trani, per il dissequestro di un’altra agenzia”.

“La nostra Società- concludono- continuerà a cercare un dialogo costruttivo con le autorità italiane e con i Monopoli di Stato nonostante le continue proroghe delle Concessioni siano lo specchio di un mercato fortemente condizionato da situazioni discriminanti. Ricordiamo che, sin dall’ottobre 2012 abbiamo chiesto ai Monopoli di Stato di collegarci al totalizzatore nazionale a tutela delle normative europee ed italiane, e nel frattempo abbiamo sempre versato alle casse erariali l’imposta italiana.Purtroppo quanto richiesto non ci è stato mai accordato mentre paradossalmente a chi non aveva rispettato la normativa italiana è stato concesso di sanare la posizione illegale. Oggi nuovamente, come più volte comunicato ad AAMS in passato, rinnoviamo l’invito”.

 

 

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