19 Novembre 2024 - 03:35

Arezzo. Caneschi (PD): “Necessario approvare regolamento sul gioco lecito seguendo le linee dell’Anci Toscana”

Firenze. Rigettato il ricorso di una sala VLT. Il Tar: “La sala doveva trovare sede a meno di 500 m da un’associazione culturale”   Alessandro Caneschi consigliere comunale e segretario

10 Aprile 2017

Firenze. Rigettato il ricorso di una sala VLT. Il Tar: “La sala doveva trovare sede a meno di 500 m da un’associazione culturale”

 

Alessandro Caneschi consigliere comunale e segretario del Pd di Arezzo è intervenuto nel dibattito sull’azzardo chiedendo l’approvazione del regolamento sul gioco sulla base del documento varato dall’Anci Toscana sotto la guida in materia di Simona Neri, sindaco di Pergine.

“Il Comune di Arezzo deve fare qualcosa di concreto e immediato, approvare cioè il Regolamento sul gioco lecito- ha commentato- Non iniziamo da zero: la Giunta Fanfani aveva già emanato un’ordinanza, la n. 1 dell’8 gennaio 2014 con la quale aveva vietato, oltre a quanto disposto dalla legge regionale, anche l’ apertura di nuove sale gioco e di spazi per il gioco nella città murata. Adesso abbiamo a disposizione anche la bozza di Regolamento Comunale sul gioco lecito nei Comuni della Toscana, messo a punto dal tavolo Ludopatie di Anci Toscana coordinato da Simona Neri, Sindaca di Pergine Valdarno”.

“ANCI Toscana, con l’istituzione del Progetto Ludopatie, si è posta l’obiettivo di coordinare le iniziative di contrasto, da parte degli enti locali, al gioco d’azzardo patologico- prosegue Caneschi- il testo della bozza prevede di consentire agli enti locali di inserire ulteriori luoghi sensibili all’interno dei propri territori dai quali mantenere la distanza di 500 metri per l’apertura di centri di scommesse e di spazi per il gioco con vincita in denaro, oltre ai locali di proprietà comunale, oratori, biblioteche, musei, giardini pubblici, ospedali, ambulatori medici, centri di primo soccorso, centri di recupero psichico e motorio, case di cura, strutture ricettive per categorie protette, fermate del pubblico trasporto, sportelli bancari o bancomat, agenzie di prestiti e pegni, “compro-oro”. Inoltre viene ribadito il divieto, in qualunque forma e qualsiasi modalità, della pubblicità di prodotti di gioco pubblico nell’ambito del territorio comunale e la possibilità di escludere i soggetti destinatari del regolamento dagli eventuali benefici (patrocini, agevolazioni, contributi) concessi dai Comuni con propri regolamenti specifici in materia. In caso di richiesta di sovvenzioni economiche – per se stesso o per la propria famiglia – rivolte al Comune da un cittadino residente e le cui finanze siano state gravemente dissestate dal gioco patologico, l’Amministrazione si riserva di concedere i contributi o gli sgravi subordinatamente all’accettazione da parte del soggetto richiedente di un percorso terapeutico di sostegno e cura”.
Altri obiettivi posti dal tavolo Ludopatie di Anci- conclude il consigliere- sono l’istituzione della formazione obbligatoria per gli esercenti ed altre misure che rafforzino la potestà degli entil in materia di regolamentazione; la definizione di un progetto di formazione per le polizie municipali e gli operatori del SUAP sull’aspetto amministrativo e gestionale della parte burocratica della materia ma anche di controllo del territorio; la predisposizione di una “bozza di ordinanza tipo” per la restrizione degli orari di apertura delle sale da gioco. Il regolamento, in sintesi, disciplina i procedimenti amministrativi per l’apertura, il trasferimento di sede, le variazioni e la cessazione delle attività imprenditoriali connesse all’intrattenimento mediante tutte le tipologie di gioco lecito che prevedono vincite in denaro; l’installazione e la gestione, in particolare, degli apparecchi limitatamente ai fruitori di età inferiore ai 16 anni; infine i requisiti strutturali e igienico-sanitari dei locali, la dotazione di parcheggi, l’identificazione di ulteriori luoghi sensibili oltre quelli già individuati dalla Regione, i divieti e le prescrizioni per l’esercizio delle attività di gioco, la scelta di un logo comunale che individui gli esercizi che non ospitano apparecchi per il gioco, la vigilanza e le sanzioni”.

 

Il sindaco Neri (Pergine):”Il regolamento di Prato modello per i comuni dell’Anci Toscana”

 

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