11 Gennaio 2025 - 11:44

Belluno. Slotmob pronto a presentare proposta di Regolamento del gioco in Provincia

Il Coordinamento Slotmob Belluno sta lavorando non solo alla costituzione di un tavolo in Prefettura, ma presenterà anche a breve una proposta di regolamento provinciale per la limitazione del gioco

07 Aprile 2017

Il Coordinamento Slotmob Belluno sta lavorando non solo alla costituzione di un tavolo in Prefettura, ma presenterà anche a breve una proposta di regolamento provinciale per la limitazione del gioco d’azzardo.

La diffusione del fenomeno sul territorio è dimostrata anche dai numeri resi noti dal Servizio delle dipendenze dell’azienda sanitaria locale: al 30 novembre 2016, nei territori della “vecchia” Usl 1, quindi tra Belluno, Agordo e Cadore, le persone in carico per ludopatia erano 41.

 

«Un regolamento tipo su cui ogni amministrazione potrà esprimersi», spiegano Marco Rossato e Milena Nart, membri del coordinamento. «Sappiamo che già alcuni Comuni, come quello di Belluno, hanno approvato un loro regolamento. Ma la nostra proposta è volta a creare omogeneità su tutto il territorio provinciale, in modo che non si verifichi la migrazione dei giocatori da un comune all’altro e per regolamentare in modo più marcato anche l’esistente, dando in mano un importante strumento agli amministratori».

 

Il regolamento, elaborato con il Centro Studi Bellunese e il supporto legale dello Studio Gaz di Feltre, verrà presentato in un convegno che si terrà tra fine maggio e inizio giugno a Belluno. «In quell’occasione renderemo noti anche i dati sul gioco d’azzardo in provincia tra 2015 e 2016, aggregati comune per comune (con spesa, vincita e tassazione), forniti dalla nazionale Agenzia competente grazie alla collaborazione della nostra Prefettura», aggiunge Rossato con Antonio Barattin, presidente del Centro Studi. «Una vera e propria mappatura, quindi. Possiamo anticipare che si tratta di numeri importanti e preoccupanti».

 

E dal Coordinamento – a cui aderiscono anche Prefettura, Usl, Ufficio scolastico provinciale, Amici delle Scuole in rete, Csv, Libera, Vivi Sedico, Confini Comuni, Movimento politico per l’unità – tengono a fare una precisazione: «Non abbiamo mai voluto svolgere una funzione punitiva nei confronti dei gestori di bar e locali che alloggiano macchinette», sottolineano Rossato, Nart, Urbano Bona e Teresa Vedana. «Vogliamo invece agire in modo intelligente, tutelando la libera iniziativa economica. Per questo intendiamo proporre un incontro con le associazioni di categoria, Confcommercio e Confesercenti».

«Il nostro scopo è prevenire e far sì che sul territorio,insieme ad amministrazioni e istituzioni, si propongano risposte unitarie», concludono dal Coordinamento.

 

PressGiochi