Rai. La Commissione di Vigilanza chiede l’assenza di messaggi pubblicitari sul gioco Il Tribunale amministrativo regionale per la Toscana ha accolto oggi il ricorso di un esercente che aveva richiesto
Il Tribunale amministrativo regionale per la Toscana ha accolto oggi il ricorso di un esercente che aveva richiesto al Comune di Quarrata l’autorizzazione per l’apertura di una sala giochi di 700 mq.
Tuttavia, il Comune non ha dato l’approvazione spiegando che la zona in cui è compreso l’edificio ove dovrebbe situarsi la sala giochi è il “Centro Commerciale Naturale di Olmi”, posto su una viabilità di transito di grande visibilità e attrattiva e composto da una serie di esercizi commerciali frequentati prevalentemente da famiglie con presenza di minori, i quali ultimi rappresentano una fascia molto vulnerabile e necessitante di tutela.
Per l’amministrazione di Quarrata, l’attività avrebbe ‘un impatto sociale altamente pregiudizievole’.
Come spiega il Collegio che ha accolto il ricorso della sala giochi, “la sala giochi sarebbe accessibile soltanto ai maggiorenni e dunque non alle famiglie con minori, sicché la prevenzione di una possibile negativa incidenza sui minori sarebbe già assicurata.
Inoltre, se pure la zona è interessata da manifestazioni con apertura degli esercizi anche nelle giornate festive, non si comprende tuttavia come la circostanza possa ostare all’apertura della sala giochi de qua. E’ agevole presumere che essendo presenti spesso in zona, come indicato nella motivazione della delibera giuntale impugnata, “famiglie con minori” su questi ultimi vigilino i genitori affinché non si appropinquino alla (futura) sala giochi alla quale, peraltro, sarà loro inibito l’ingresso”.
PressGiochi
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