Mentre l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli chiede a tutti i concessionari per la raccolta delle scommesse fisiche di prorogare l’efficacia delle garanzie prestate a copertura delle obbligazioni assunte a
Mentre l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli chiede a tutti i concessionari per la raccolta delle scommesse fisiche di prorogare l’efficacia delle garanzie prestate a copertura delle obbligazioni assunte a favore dei Monopoli, il settore si chiede quando potrà gareggiare per ottenere le nuove concessioni.
L’art.1, comma 932, della legge 28 dicembre 2015, n.208, ha previsto l’attribuzione delle nuove ‘licenze’ per la raccolta dei giochi pubblici con gara da indire dal 1° maggio 2016, e nonostante i Monopoli abbiano predisposto in questi mesi la documentazione per l’indizione di detta gara, il bando non è ancora stato emanato.
Il tutto a discapito di un settore (legale) che continua a operare alla presenza di aziende estere prive degli stessi titoli autorizzatori, che rappresentano non solo una concorrenza sleale ma un rischio di ulteriore annacquamento del mercato con derive illegali. Un mercato che continua a frammentarsi tra concessionari, operatori sanati e, ancora, aziende irregolari.
In questa situazione, come è cambiato il mercato del betting, dopo due sanatorie introdotte dalle leggi di stabilità 2015-2016?
Lo abbiamo chiesto all’avvocato Stefano Sbordoni che da anni si occupa delle vicende del settore.
“Se da una parte si è sfoltita la legione degli irregolari,- ha risposto l’avvocato – facendo emergere in particolare quelli più strutturati e quindi anche funzionali alla stabilità del mercato concesso, da un’altra parte con la reiterazione delle sanatorie si è data la sensazione che la cosa sia ripetibile in eterno, il che ha riproposto il fenomeno dell’illegale che infatti è sempre presente”
Dell’eventualità di prorogare nuovamente le concessioni in essere a lungo termine, continua Sbordoni, “ho espresso parere contrario. Credo che possa creare più confusione e smontare anche quel poco di credibilità che è rimasta al settore legale. Con lo stesso provvedimento che necessiterebbe la proroga – compatibilità con il Trattato UE a parte – si potrebbe fare certo di più e meglio”.
Il rischio di un eventuale proroga riguarda soprattutto la possibilità ripercussioni sul sistema normativo italiano e il pericolo di tornare sui banchi della Corte di Giustizia europea.
Per l’avvocato Sbordoni, laddove si decidesse di emanare una gara senza aver prima concluso un accordo tra Governo ed Enti locali, “sarebbe inattuabile. Il bando certamente si può emanare, ma non avrebbe effetto. L’intesa con gli enti locali è come la tela di Penelope, sembra che serva a tutti, che sia in corso ma anche che non si concluda mai”.
-Ritiene che lo Stato, anche attraverso i Monopoli, dovrebbe intervenire con più forza per la tutela del sistema legale?
“Si certo – conclude l’avvocato amministrativista -. Uno Stato questo dovrebbe fare: è per questo che ha la delega del popolo e lo rappresenta, non dare sponda a perenni inciuci. Ma se si cammina sempre sulle uova è impossibile prendere decisioni e assumersene la responsabilità”.
PressGiochi
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