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Firenze. Il Tar Toscana annulla i limiti orari sul gioco. Il sindaco Nardella: “Sono deluso”

Messina (IdV). “Contro le ludopatie vietare radicalmente il gioco d’azzardo” Il Tar della Toscana (sezione seconda) ha dato ragione al ricorso di alcuni gestori contro i provvedimenti contro il gioco

17 Marzo 2017

Messina (IdV). “Contro le ludopatie vietare radicalmente il gioco d’azzardo”

Il Tar della Toscana (sezione seconda) ha dato ragione al ricorso di alcuni gestori contro i provvedimenti contro il gioco d’azzardo della giunta di Firenze guidata dal sindaco Dario Nardella.  Viene quindi annullata “l’ordinanza n. 2016/00232 del 2 settembre 2016 a firma del Sindaco del Comune di Firenze pubblicata sull’Albo Pretorio dal 5 settembre 2016, avente ad oggetto ‘Orario di esercizio delle sale giochi autorizzate ai sensi dell’art. 86 TULPS e di funzionamento degli apparecchi con vincite in denaro di cui all’art. 100 c. 6 TULPS, installata negli esercizi autorizzati ai sensi degli artt. 86 e 88 TULPS”; nonché di ogni altro atto e provvedimento ad essa presupposto e conseguente, ancorché incognito, ivi compresi i non meglio precisati “studi e rilevazioni statistiche effettuate dall’Azienda Sanitaria di Firenze”.

 

Gli orari voluti da Nardella hanno dimezzato il tempo di gioco da 12 a 6 ore (dalle 16 alle 22) mentre le video lottery potevano funzionare solo 4 ore (dalle 16 alle 20).
Dopo mesi di discussione su questa riduzione drastica degli orari, contestata duramente da gestori e associazioni di categoria, arriva questa decisione del Tribunale Amministrativo che, di fatto, riapre “la partita” e probabilmente costringerà l’amministrazione a una riformulazione dei limiti.

l Tar ha ritenuto “insufficiententi l’istruttoria, gli studi e le documentazioni utilizzati dal Comune per motivare il provvedimento” che, secondo i giudici, “considera solo le esigenze di prevenzione della ludopatia senza alcuna considerazione degli interessi contrapposti” dei gestori delle sale giochi.

Poco dopo la sentenza, lo stesso sindaco Nardella ha espresso la sua delusione per questa decisione.

“È arrivata oggi la notizia di un altro stop da parte dei magistrati del TAR al nostro Comune su una battaglia molto importante a Firenze e in Italia: quella della lotta al gioco d’azzardo alla base di molti fenomeni di illegalità e degrado sociale e del problema devastante e crescente della ludopatia- ha commentato il primo cittadino- lo dico con chiarezza: la delusione di molti cittadini, che mi hanno già contattato, arrabbiati e sfiduciati, è anche la mia. Non è la prima volta che il TAR blocca un atto della nostra amministrazione volto ad affrontare problemi sociali ed economici molto seri che abbiamo il diritto e il dovere di gestire con apposite regole”.

“Purtroppo anche questa volta a rimetterci sono i cittadini-ha concluso il sindaco di Firenze- le associazioni e i comitati che ho incontrato nelle periferie, le famiglie distrutte dalla ludopatia che spesso ha portato ad azioni estreme, senza distinguere tra età e ceto sociale. La cosa che più mi dispiace è che in questa città, pur esponendomi in prima persona con mie ordinanze in una battaglia per la mia comunità e la salute dei miei cittadini, vedo vanificare tutto con una semplice pronuncia. Ho il massimo rispetto dei giudici amministrativi e delle loro decisioni, anche quando non le condivido come in questo caso. Io e la mia giunta siamo più che mai determinati a proseguire in questa strada, utilizzando tutti gli strumenti che la Costituzione e le leggi ci mettono a disposizione, senza mai perderci d’animo perché siamo sicuri di fare la cosa giusta e del sostegno di tutti i fiorentini che ho l’onore e la responsabilità di rappresentare. Non ci fermeremo qui; la nostra battaglia contro il gioco d’azzardo proseguirà”.

 

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