La dipendenza da gioco d’azzardo colpisce uomini, donne, ma anche moltissimi minorenni. Lo dice il recente studio «Non giochiamoci la vita», realizzato dalla Asl di Monza e Brianza con Spazio
La dipendenza da gioco d’azzardo colpisce uomini, donne, ma anche moltissimi minorenni. Lo dice il recente studio «Non giochiamoci la vita», realizzato dalla Asl di Monza e Brianza con Spazio Giovani e l’ufficio scolastico Provinciale, che ha monitorato le abitudini di 500 ragazzi monzesi e brianzoli tra i 15 e i 18 anni. I risultati dicono che l’80% degli intervistati gioca almeno una volta alla settimana, il 22% abitualmente, il 30% a volte, il 48% una o due volte alla settimana. E il 60% non percepisce il rischio e pensa alle slot come ad uno svago. Le ragazze minorenni arrivano a giocare 20 euro a settimana, i loro coetanei maschi oltre i 30 euro. I giovani vanno a giocare prevalentemente nelle tabaccherie e sono spinti dagli spot in tv e sui giornali. «È una lotta impari e possiamo solo partire dai giovani per fare prevenzione», commenta Anna Martinetti, consigliere comunale a Monza (lista civica Una Monza per tutti) che da tempo si batte contro il gioco d’azzardo.
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