22 Novembre 2024 - 20:41

Arezzo. Serd: “In aumento le donne con patologia dal gioco, hanno in media 53 anni e prediligono il G&V”

Gallera (Welfare): “In Lombardia un cittadino su quattro gioca” Cassazione: “La dipendenza patologica da azzardo non ha rilievo nel concedere le attenuanti generiche” Secondo i dati forniti dal Serd di

09 Marzo 2017

Gallera (Welfare): “In Lombardia un cittadino su quattro gioca”

Cassazione: “La dipendenza patologica da azzardo non ha rilievo nel concedere le attenuanti generiche”

Secondo i dati forniti dal Serd di Arezzo sarebbero in aumento le donne con problemi di dipendenza da gioco dal 2007, ovvero negli ultimi 10 anni, le persone seguite dal Serd sono state 318. Di queste 70 sono state donne. Se nel 2007 le donne giocatrici erano l’11% dell’utenza dipendente, oggi sono diventate  il 20%.

“Il profilo dei giocatori d’azzardo – spiega la Asl –le donne giocatrici hanno un’età media di circa 53 anni e per loro il gioco è iniziato circa tre anni prima. Questo evidenzia come le donne iniziano a giocare più tardi degli uomini, ma sviluppano la dipendenza più rapidamente”.

Sempre secondo il Serd di Arezzo, Il gioco privilegiato dalle donne è il gratta-e-vinci per circa il 40% del campione; ma circa il 20% di loro prediligono le slotmachine, a seguire il Bingo, il lotto e il win-for-life.

“Anche il significato che ha il gioco per i due sessi è differente – spiega la Asl –  negli uomini è spesso legato alla ricerca dell’adrenalina, del rischio e delle sensazioni forti, nelle donne è motivato dal bisogno di fuggire emozioni e affetti negativi come l’ansia e la depressione, di combattere il vuoto e la solitudine, di colmare una perdita affettiva.
Si dice che per il gioco d’azzardo valga la doppia ‘esse’: Stimolo per gli uomini, Sollievo per le donne”.

 

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