L’avvocato Asteriti ripercorrendo la storia del pdl “Mongianello” porta un nuovo attacco ai G&V. “Nel 2013- commenta- venti deputati sottoscrivevano la proposta di legge della deputata Colomba Mongiello, recante
L’avvocato Asteriti ripercorrendo la storia del pdl “Mongianello” porta un nuovo attacco ai G&V.
“Nel 2013- commenta- venti deputati sottoscrivevano la proposta di legge della deputata Colomba Mongiello, recante “Disposizioni concernenti l’etichettatura dei tagliandi delle lotterie istantanee e la prevenzione della dipendenza da gioco”, assegnata alla Commissione Affari sociali della Camera.
Il disegno di legge prevedeva che “a decorrere dal 1o gennaio 2014 i tagliandi delle lotterie istantanee posti in vendita al pubblico devono obbligatoriamente contenere una serie di messaggi in lingua italiana su entrambi i lati del tagliando, indicati a stampa e in modo da coprire almeno il 20 per cento della corrispondente superficie, con le avvertenze contro i danni provocati alla salute dal ricorso eccessivo al gioco, sul modello già sperimentato con successo per l’etichettatura dei pacchetti delle sigarette. Tali avvertenze devono essere stampate, in modo inamovibile ed indelebile, sulla superficie più visibile del tagliando, in posizione immediatamente identificabile dall’acquirente, senza poter essere in alcun modo dissimulate, coperte od interrotte da altre indicazioni od immagini”.
“La proposta di legge- prosegue l’avvocato- prevedeva anche “la predisposizione di apposite campagne di informazione, nelle scuole e in televisione, di educazione al gioco e programmi di sensibilizzazione dei cittadini, finalizzati alla conoscenza dei danni alla salute derivanti dall’eccessivo ricorso al gioco”.
Sono passati tre anni e non è successo niente. La proposta, perdurando la legislatura, è ancora valida e giacerà nei cassetti di qualche commissione. Probabilmente i nostri politici non hanno tempo di esaminarla e discuterla, impegnati come sono a cercare visibilità grazie a generiche esternazioni contro il gioco d’azzardo, a proporre nuove leggi di contrasto o l’imposizione di tasse di scopo, per accreditarlo definitivamente” .
“E così- continua- ancora oggi, la pur scarna disciplina dettata in materia dal decreto Balduzzi viene applicata solo in maniera parziale. Sui biglietti gratta e vinci, l’avvertimento sul rischio dipendenza dalla pratica del gioco d’azzardo (non la pratica eccessiva, solo la pratica, così come la legge impone di informare) si limita alla formula “Il gioco può causare dipendenza patologica”.
Visto che la legge esistente non impone particolari obblighi di “visibilità”, come invece prevedeva la proposta Mongiello (… Tali avvertenze devono essere stampate, in modo inamovibile e indelebile sulla superficie più visibile del tagliando in posizione immediatamente identificabile dall’acquirente …) l’avvertenza è posta sul retro dei tagliandi, scritta con caratteri minuscoli, appena un millimetro, lontana dal campo visivo del giocatore, praticamente invisibile.
Lo stesso vale per il divieto di gioco d’azzardo ai minori, mentre l’indicazione della probabilità di vincita, pure legalmente obbligatoria, dopo quasi tre anni di totale omissione, è stata inserita, anche quella sul retro dei tagliandi, ma in media e “per fascia di premio”, con effetti di totale ingannevolezza”.
“Strano Paese- conclude Asteriti- quello in cui è necessaria una apposita prescrizione legale per imporre che un avvertimento su un pericolo per la salute debba essere apposto in modo “visibile”. Non dovrebbe bastare il buon senso?”
PressGiochi
L | M | M | G | V | S | D |
---|---|---|---|---|---|---|
28
|
1
|
2
|
3
|
|||
4
|
7
|
8
|
9
|
10
|
||
15
|
16
|
17
|
||||
18
|
19
|
20
|
21
|
22
|
23
|
|
30
|
1
|