L’avvocato Osvaldo Asteriti scrive al Presidente del Consiglio per sapere come mai il gioco d’azzardo non valga una campagna di comunicazione istituzionale, almeno relativamente a due aspetti la cui comunicazione
L’avvocato Osvaldo Asteriti scrive al Presidente del Consiglio per sapere come mai il gioco d’azzardo non valga una campagna di comunicazione istituzionale, almeno relativamente a due aspetti la cui comunicazione è obbligatoria per legge: il divieto di gioco ai minori e il richio dipendenza che la sua pratica comporta.
“Onorevole Presidente del Consiglio – scrive l’avvocato Asteriti-,
i dati sul gioco d’azzardo legale, positivi dal punto di vista economico, segnalano una situazione sociale grave, con oltre un milione e duecentomila studenti, anche minorenni, coinvolti. Secondo un recente studio dell’ISS, oltre la metà delle persone che partecipano a lotterie e altri giochi con vincite in denaro ignorano di praticare giochi d’azzardo, mentre stime accreditate e degne di fede indicano in centinaia di migliaia gli ammalati di Gap e in milioni le persone a rischio dipendenza.
L’offerta di gioco d’azzardo, per ammissione dello stesso Sottosegretario al MEF, con delega ai giochi, Onorevole Baretta, ha raggiunto livelli preoccupanti e deve essere ridotta.
A fronte di una offerta di giochi pubblici con vincite in danaro “fuori controllo”, tuttavia, esiste nel comparto un grave deficit informativo, ad eccezione di una ossessiva pubblicità di prodotto, in cui rileva la mancanza di qualunque strumento di cautela o l’applicazione di qualsiasi principio di precauzione, in un settore che pure comporta gravissime implicazioni personali.
E’ per questa ragione che La propongo una campagna che comunichi in maniera adeguata ed efficace almeno due profili del gioco d’azzardo, oggi completamente negletti, o comunicati poco e male dagli stessi operatori del gioco, che non hanno alcun interesse a diffonderli, nonostante la loro obbligatorietà: il divieto di gioco d’azzardo ai minori e il rischio dipendenza che la sua pratica può comportare.
Recentemente, è stata trasmessa in televisione una campagna antitabagismo, affidata a un noto personaggio, mentre altre sono attualmente in programmazione, relative a diverse “emergenze”, dalla sicurezza stradale, al bullismo. Campagne ritenute utili per sensibilizzare le persone verso questi problemi e stigmatizzare comportamenti e “abitudini” pericolosi per la salute e socialmente inaccettabili.
Per le stesse ragioni, mi permetto di sottoporre alla Sua attenzione l’esigenza di una campagna di comunicazione in materia di gioco d’azzardo che, per le gravi conseguenze che può avere sulla salute e la vita delle persone, rappresenta attualmente una, se non la maggiore, emergenza nazionale.
Una campagna di comunicazione almeno per avvertire in maniera esplicita le persone che il gioco d’azzardo è vietato ai minori e che la sua pratica può comportare l’insorgenza di una grave dipendenza.
Avvertimenti peraltro obbligatori per legge, relativi alla tutela di profili e interessi primari delle persone, costituzionalmente garantiti, come il diritto alla salute, che meritano di essere adeguatamente comunicati, anche al fine di innalzare il tasso di “legalità” nel servizio pubblico dei giochi con vincite in denaro”.
PressGiochi
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