Nella Manovra-bis, ipotesi di aumento del Preu e della base d’asta del SuperEnalotto

Nuovi interventi sul gioco all’interno della Manovra bis a cui sta lavorando il Governo Gentiloni indispensabile per evitare una procedura di infrazione come richiesto da Bruxelles.

Si tratta di ipotesi di studio soprattutto dopo che l’ex premier ha chiesto all’esecutivo Gentiloni di non aumentare le tasse per far quadrare i conti. L’aggiornamento della dinamica del saldo di finanza pubblica strutturale passa dunque per la revisione selettiva delle spese fiscali.

Sul fronte della maggiori entrate, quindi, si starebbe esplorando un aumento del Prelievo erariale unico, il cosiddetto Preu applicato alle slot (Awp) e alle videolotterie. Con un aumento di mezzo punto percentuale per il 2017 si potrebbero incassare almeno 80 milioni. Il prelievo per gli ultimi due quadrimestri dell’anno in corso salirebbe così dall’attuale 5,5% al 6% per le Vlt e dal 17,5% al 18% per le Awp. Ci sarebbe, poi, un altro mezzo punto di aumento nel 2018 in grado di garantire altri 100 milioni di euro. Per ribilanciare il prelievo non si esclude un ritocco al pay out, ossia la percentuale di restituzione in vincite ai giocatori.

Altra voce di entrata allo studio è l’aumento – anche di 200 milioni rispetto ai 100 attesi in due anni come prevede la legge di Bilancio – della base d’asta per il rinnovo della concessione del Superenalotto. I dubbi dell’Economia su questa voce sono legati alla natura one shot dell’entrata, mentre quelli degli operatori sono sulla reale tenuta economica di una base d’asta così elevata.

Torna invece nel cassetto l’idea di tassare le sale dove sono installate le slot. Si tratterebbe infatti di un intervento in controtendenza rispetto al previsto taglio delle macchinette (soprattutto in bar e tabacchi).

Inoltre l’operazione di riduzione è pluriennale e dunque sarebbe difficile ora indicare la corretta base imponibile su cui applicare la tassa e dunque il presunto gettito.

PressGiochi