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ICE2017. Tra online e mobile, il gaming diventa sempre più globale e guarda ai Millennials

Dalla nostra inviata a Londra – Diversificazione, personalizzazione e globalizzazione sono i temi che sembrano prevalere in questa edizione 2017 di ICE Totally Gaming.     Nella giornata di ieri

08 Febbraio 2017

Dalla nostra inviata a Londra – Diversificazione, personalizzazione e globalizzazione sono i temi che sembrano prevalere in questa edizione 2017 di ICE Totally Gaming.

 

 

Nella giornata di ieri l’Excel Centre ha visto l’ingresso di migliaia di professionisti del settore provenienti da diverse nazionalità e quello che prevale è la sensazione che il mercato sia davvero sempre più globale. L’impulso che arriva da nuovi mercati come quello del Brasile, Giappone e da Singapore sottolineano il ruolo vitale che ha una fiera come Ice per il mercato e per il suo sviluppo.

 

 

Anche Clarion sta lavorando per espandersi in nuovi mercati, con l’organizzazione di eventi a Miami, San Francisco, Berlino oltre a San Paolo, Takyo e forse Singapore. “Le autorità di Singapore chi hanno invitato ad organizzare un evento lì, e ci stiamo riflettendo” fa sapere Kate Chambers, direttore di Ice in Clarion Events. “Dobbiamo esser sicuri che l’industria voglia un evento lì. Il trend prevalente nel mercato è quello di essere sempre più internazionali; aziende e grandi gruppi come MGM, Genting, Sands stanno guardando a destinazioni a lungo raggio”.

 

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Oltre a diventare globali, però le aziende, specie quelle online pensano a raggiungere ovunque e in ogni momento i propri clienti cercando di proporre prodotti disegnati sulle esigenze del giocatore.

 

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“Vi è nel mercato una maggior richiesta di personalizzazione e customizzazione e le piattaforme stanno facendo quello che possono per soddisfare questa richiesta”. Adrian Neilan, amministratore delegato della Irish Greyhound Board ha evidenziato così in occasione di uno degli eventi di ICE VOX la necessità dell’industria del gioco di raggiungere , attrarre e convincere la generazione del nuovo millennio.

 

Neilan ha descritto i Millennials o Gen Y come ‘deal seekers’ ovvero ricercatori di un messaggio trasparente e bisognosi di gratificazioni immediate. “La nuova generazione spende 3,2 ore al giorno sui dispositivi e non è molto influenzata dalla pubblicità tradizionale mentre preferisce il passaparola o avviare una rapporto con una marca”.

 

 

“Cinque ragazzi su sei si connettono con i social media anche se di solito vogliono qualcosa in cambio come un bonus o una scommessa gratuita. Stefano Gorgoni, responsabile Inbound Marketing per Hero Gaming ha ribadito l’importanza dell’influenza dei social media  sui Millennial. “E’ fondamentale monitorate i social per vedere cosa pensano e dicono i giovani sul vostro prodotto” ha detto.

 

“E’ inoltre importante – ha continuato Neilan – che il prodotto faccia sentire cool i giovani, questo li spingerà verso la fidelizzazione e il futuro acquisto”.

“Solo un prodotto disegnato sul cliente e personalizzato permetterà ad un giocatore di non essere solo un semplice visitatore ma divenire prima un cliente poi un vero e proprio fan”.

 

Neilan e Gorgoni hanno previsto una continua espansione dell’uso dei giochi tramite cellulare, puntando soprattutto sui giochi di abilità e sulla necessità per le aziende di acquisire i dati comportamentali dei clienti. Neilan ha anche esortato le aziende a non aspettare troppo tempo per proporre nuovi prodotti, in parte perché “la tecnologia si muove in fretta, ma anche perché i Millennials sono una ‘generazione vocale’ e vi daranno il feedback che vi è necessario”.

 

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