Ddl protezione Civile, presentati 3 emendam. De Petris (Misto) su aumento Preu Carpi. Interpellanza di Forza Italia sulle aperture delle sale giochi E’ proseguita ieri in 5° commissione Bilancio del
E’ proseguita ieri in 5° commissione Bilancio del Senato l’indagine conoscitiva sui documenti di bilancio 2016-2018. Tra i tanti intervenuti ieri il presidente della Confindustria, Giorgio Squinzi che facendo alcune considerazioni sul disegno di legge di stabilità ha dichiarato: “Ci si obbliga così a reperire risorse nei soliti capitoli di spesa come quello dei giochi, che invece necessita di una riforma organica”
A conferma di quanto dichiarato dal presidente di Confindustria, Maria Teresa Salvemini, consigliere del CNEL specifica: “La manovra é finanziata in gran parte in deficit: dall’atteso 1,8 per cento, al 2,2 per cento, al 2,4 per cento; comunque, sotto il 3 per cento del PIL e all’interno quindi delle regole europee, con il rinvio al 2018 del pareggio di bilancio strutturale e con la previsione progressiva di miglioramento del saldo primario e di riduzione del debiti, peraltro gia` dal 2016. Sono utilizzate per la copertura dei complessivi 29,5 miliardi della manovra le due flessibilità previste dall’Unione, riferite all’impegno per le riforme e per gli investimenti, ed anche il riconoscimento di una terza flessibilita` per circa 3 miliardi, riferita agli oneri sostenuti per l’immigrazione in questa fase così drammatica, per un totale di 17 miliardi. Il contributo viene anche dalla spending review, da ulteriori efficientamenti riferiti a Ministeri, societa` pubbliche, Regioni, Province autonome e Comuni, da revisioni tendenziali di spesa, dalla voluntary disclosure, dalla riduzione degli interessi sul debito, dalla maggiore tassazione dei giochi, dalle privatizzazioni utilizzate per la riduzione del debito”.
Il vice presidente della Confapi nazionale Francesco Napoli: “Per quanto riguarda il reperimento delle risorse, 13 miliardi provengono dall’aumento del deficit (da 1,4 a 2,2 per cento), 5,5 miliardi dalla spending review, 2 miliardi dal rientro dei capitali, 1 miliardo dall’aumento del prelievo sui giochi“.
Il direttore generale dell’ABI, Giovanni Sabatini ha messo in luce i problemi derivanti dall’applicazione di alcune norme come ad esempio: “Altre norme che, pur condivisibili in linea di principio, possono avere delle difficoltà in materia applicativa sono quelle inerenti i giochi contenute nell’articolo 48 del disegno di legge. La norma si propone di ridurre il rischio di evasione da parte di soggetti esteri che offrono giochi in Italia, ma di fatto il suo impianto pone a carico delle banche e degli intermediari finanziari degli oneri di accertamento relativamente ad attivita` della propria clientela, rispetto alle quali la banca opera come mero strumento di canalizzazione dei flussi finanziari e senza possedere tutto quel set d’informazioni necessario a dare attuazione alla forma di monitoraggio che verrebbe introdotta dalla citata disposizione. In particolare, la norma sembra dare per scontato che la banca sia in grado non solo di conoscere l’attivita` effettivamente svolta dalle controparti coinvolte (quindi anche quella estera), ma di poter offrire una catalogazione delle controparti residenti o meno e di poter stabilire anche l’inerenza dei flussi stessi rispetto a detta attività. Queste sono tutte informazioni che le banche non possiedono, quindi anche su questo tema sarebbe necessario un confronto per verificare la concreta attuazione della norma”.
PressGiochi
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