Nel consiglio regionale della Puglia, durante i lavori della III commissione salute, si sta discutendo per l’ ‘Approvazione schema di regolamento regionale – Determinazione dei requisiti strutturali e organizzativi per
Nel consiglio regionale della Puglia, durante i lavori della III commissione salute, si sta discutendo per l’ ‘Approvazione schema di regolamento regionale – Determinazione dei requisiti strutturali e organizzativi per l’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture e dei servizi per la prevenzione, la cura, la riabilitazione e l’assistenza a persone con problemi di uso, abuso o dipendenza da sostanze o comunque affette da una dipendenza patologica. Fabbisogno’. Tra le dipendenze in causa anche il GAP. Sono stati ascoltati in audizione i rappresentanti delle associazioni delle dipendenze patologiche e delle comunità terapeutiche che hanno espresso la condivisione del regolamento, presentando nel contempo alcune osservazioni ai requisiti strutturali e funzionali, alla definizione delle tariffe e programmazione degli interventi; alla definizione del fabbisogno per tipologia di servizio, alle procedure per il rilascio dell’autorizzazione alla realizzazione, autorizzazione, esercizio e accreditamento e ai programmi di rete. Nel dibattito che ha fatto seguito è emerso in particolare l’esigenza di approfondire le osservazioni presentate dalle associazioni, rispetto al deciso incremento delle dipendenze patologiche in Puglia e all’abbassamento dell’età da parte di coloro che presentano questo tipo di problemi. Di qui la decisione di aggiornare i lavori di una settimana.
Nino Marmo (FI), a margine della riunione odierna ha commentato: “L’accreditamento delle strutture regionali impegnate nella quotidiana battaglia contro le dipendenze – droga, alcol, gioco ed altre patologie – costituisce un fronte estremamente sensibile sotto il profilo sanitario, sociale e politico. Sì da non poter essere liquidato con un semplice e mero regolamento delle buone intenzioni”.
“Serve un approfondimento serio – continua Marmo – per la determinazione puntuale del fabbisogno di posti letto – frutto di un monitoraggio della domanda e dell’offerta – oltre che un indagine attenta sulla mobilità passiva fuori regione. Ma soprattutto bisognerà mettere mano ad una ridefinizione economica delle rette giornaliere, dal momento che la tariffa minima giornaliera corrisposta dalla Regione a tali strutture è pari a circa 35 euro per assistito”.
“Questo sul piano della gestione del fenomeno- ha concluso il consigliere- perché è evidente che senza un grande e condiviso progetto di prevenzione che coinvolga le famiglie, la scuola, l’associazionismo laico e cattolico, il mondo del volontariato e dello sport – rischiamo di combattere una battaglia impari, destinata al fallimento. Se da un lato, infatti, si moltiplicano le occasioni ed i numeri relativi al consumo di stupefacenti e di alcol, dall’altro cresce il fenomeno delle ludopatie, con il gioco d’azzardo, le lotterie, le scommesse ed i grattaevinci in crescita esponenziale”.
PressGiochi