11 Gennaio 2025 - 18:01

Asteriti: “L’indignazione mediatica verrà superata dalla logica scintillante dell’azzardo”

L’avvocato Osvaldo Asteriti stavolta riflette sugli schemi di comportamento del GAP in relazione di un recente e noto fatto di cronaca.   “La dipendenza-commenta- di qualunque tipo, sconvolge gli schemi

11 Gennaio 2017

L’avvocato Osvaldo Asteriti stavolta riflette sugli schemi di comportamento del GAP in relazione di un recente e noto fatto di cronaca.

 

“La dipendenza-commenta- di qualunque tipo, sconvolge gli schemi di comportamento “normali” delle persone, spingendole a commettere azioni che si spiegano solo nel mondo della dipendenza. Sono sorpreso dal grande risalto mediatico relativo al recente fatto di cronaca di un padre che ha lasciato per alcune ore in macchina il figlio di tre anni per andare a giocare alle slot machine. Mi chiedo quale sia la chiave di lettura di questo episodio, comunque molto grave, in cui l’autore, come sottolineato, forse anche per marcare una “specificità”, una presunta diversità rispetto agli altri, ha precedenti penali”.

 

“Personalmente- prosegue l’avvocato- nell’episodio in sé non trovo nulla di “sorprendente”, non è la prima volta che accadono e non sarà neppure l’ultima, visto che il comportamento di quel genitore è tra quelli che possono essere indotti dalla dipendenza dall’azzardo, che alcuni, con soave ipocrisia, definiscono fidelizzazione. Abbandonare un figlio per andare a giocare d’azzardo alle macchinette, secondo il lessico dei monopoli e non solo, apparecchi da intrattenimento, mi sembra un comportamento del tutto congruo e spiegabile con e nell’ambito della dipendenza da gioco d’azzardo patologico, non ludopatia, dipendenza da gioco d’azzardo patologico”.

 

“Secondo stime assai affidabili- continua- ci sono in Italia circa un  milione di ammalati di azzardo, e credo personalmente che il dato sia approssimato per difetto, come ci si può rendere conto frequentando solo per qualche minuto un qualsiasi luogo dove si vende azzardo. In realtà, ci si dovrebbe meravigliare come mai episodi di una così banale drammaticità non accadano più spesso, non siano più frequenti, considerato che, senza retorica, quel genitore è solo uno qualsiasi del milione di ammalati di azzardo, con o senza precedenti penali, un “normale” azzardodipendente.

Mi chiedo dove sia la notizia se un marito o un figlio picchiano la moglie o i genitori per ottenere dei soldi da giocare alle slot, se qualcuno ruba sul lavoro spinto dalla propria malattia, se un padre o dei genitori abbandonano i figli per inseguire la propria dipendenza, se qualcuno si suicida o stermina la propria famiglia, ossessionato dai fantasmi della propria malattia. Fatti “normali” nel mondo della dipendenza dall’azzardo. Sono persuaso, comunque, che questa “notizia” sarà presto superata da quella che annuncerà la vincita del jackpot al superenalotto o del megapremio di una delle infinite lotterie istantanee attive. Questo episodio verrà dimenticato, l’indignazione rimossa, come accaduto, ad esempio, per la recente strage della famiglia da parte di un poliziotto genovese e il suo successivo suicidio, come per il suicidio del giovane diciannovenne a Fiorio d’Ischia, disperato per aver perso i risparmi della famiglia giocando d’azzardo”.

 

“Episodi che vengono rapidamente soppiantati dalla logica scintillante e falsamente allegra del gioco d’azzardo- conclude Asteriti- del gioco d’azzardo a tutti i costi, del gioco d’azzardo ovunque, del gioco d’azzardo che non fa male alla salute perché legale e responsabile, del gioco d’azzardo del “ti piace vincere facile”, senza domandarsi mai e seriamente quanto costi quella “vincita” in termini umani a milioni di persone”.

 

PressGiochi