Gli eventi serali denominati “giovedì sotto le stelle” organizzati da giugno a settembre presso il giardino del Palazzo di Ca’ Vendramin – Calergi, sede veneziana del Casinò tornano sui banchi
Gli eventi serali denominati “giovedì sotto le stelle” organizzati da giugno a settembre presso il giardino del Palazzo di Ca’ Vendramin – Calergi, sede veneziana del Casinò tornano sui banchi del consiglio comunale. I primi di ottobre un’interrogazione del PD chiedeva ulteriori spiegazioni in merito all’iniziativa, la scorsa settimana invece il M5S ha presentato una mozione con la quale impegna il Signor Sindaco e la Giunta a prendere le distanze dal C.d.A. della società C.d.V.G. chiedendo l’esclusione in futuro di questa modalità di promozione.
Di seguito il testo della mozione a cura di Sara Visman, Davide Scano ed Elena La Rocca.
considerato che
– la diffusione di slot-machines, sale bingo e sale scommesse in tutto il territorio comunale, a seguito della deregolamentazione in materia, provoca non pochi problemi di ordine pubblico e di degrado sociale, com’è sotto gli occhi di tutti. Sono molte infatti le persone che arrivano al punto di rovinare la propria esistenza per la “febbre da gioco”;
– pur scontando scarsi poteri in tale materia e la volontà del governo nazionale di continuare a “far cassa” con il gioco d’azzardo elettronico, l’amministrazione comunale ha approvato un regolamento teso a limitare il gioco in determinati orari come pure a porre dei limiti, di carattere urbanistico, all’apertura di nuovi locali dedicati al gioco;
considerato tuttavia che
– da giugno a settembre presso il giardino del Palazzo di Ca’ Vendramin – Calergi, sede veneziana del Casinò sono stati organizzati una serie di eventi serali denominati «Giovedì sotto le stelle», dedicati specificamente ad un pubblico giovane e giovanissimo. Gli happening prevedevano, per 4-5 ore, l’intrattenimento musicale con il dj ed un servizio lounge-bar nel giardino di Ca’ Vendramin Calergi;
– l’accesso al giardino era gratuito, minorenni compresi come confermato dallo stesso C.d.A. della società C.d.V.G. S.p.A. durante la seduta della X Commissione congiunta alla VIII del 30 giugno scorso. Ebbene, in giardino, con una consumazione del costo di 10 euro, comprensiva di bibita e due finger-food, i maggiorenni ricevevano un buono dello stesso valore da utilizzare ai piani superiori del Palazzo ai tavoli da gioco o alle slot-machines;
– la situazione, alquanto ambigua, di vicinanza dell’ attività di intrattenimento a quella del gioco d’azzardo e la possibilità di accedere ai giochi con estrema facilità ed in un contesto accattivante, invoglia i giovani ad avvicinarsi alla pratica del gioco;
– è totalmente contradditorio ed eticamente deplorevole che la stessa Amministrazione comunale si faccia promotore di campagne contro la ludopatia, specie con riferimento alle categorie più deboli (giovani e pensionati), e poi il Consiglio di Amministrazione della Casa da Gioco, di nomina del Sindaco, si permetta di incentivare il gioco d’azzardo con tutti i rischi socio-sanitari connessi, per un mero fine di marketing aziendale;
tutto ciò premesso e considerato,
il Consiglio comunale di Venezia impegna il Signor Sindaco e la Giunta
– prendere decisamente le distanze dal C.d.A. della società C.d.V.G. con comunicazione ufficiale chiedendo l’esclusione in futuro di questa modalità di promozione posto che, non si rivolge a facoltosi ospiti consapevoli di rimpinguare le casse del Comune, ma va a pescare in un bacino di utenza prevalentemente di giovani veneziani, moltissimi dei quali non autosufficienti economicamente, avvicinandoli pericolosamente alla pratica del gioco d’azzardo con le potenziali conseguenze che conosciamo”.
PressGiochi
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