22 Novembre 2024 - 20:29

Nel 2015 dagli apparecchi da gioco 4.121 mln di euro, 0,76% delle Entrate. Controllati quasi il 45% degli esercizi

Nella relazione predisposta dalla Commissione istituita con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, presieduta da Enrico Giovannini e composta da rappresentanti delle Amministrazioni pubbliche, centrali e locali, nonché da soggetti provenienti dal mondo

19 Ottobre 2016

Nella relazione predisposta dalla Commissione istituita con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, presieduta da Enrico Giovannini e composta da rappresentanti delle Amministrazioni pubbliche, centrali e locali, nonché da soggetti provenienti dal mondo accademico istituzionale emerge che nel 2015 gli apparecchi da gioco hanno garantito entrate tributarie per 4.121 milioni, pesando sul totale delle Entrate lo 0,76%. 

Per contrastare l’evasione, l’elusione e le frodi fiscali la Guardia al 31 dicembre 2015 ha svolto 85.373 verifiche e controlli fiscali nei confronti di soggetti preventivamente selezionati per l’esistenza di elementi indicativi di un forte rischio di evasione e 19.858 indagini di polizia giudiziaria.

Nello specifico per quanto riguarda il settore dei giochi nel 2015  sono stati effettuati 47.468 controlli, a fronte dei 40.000 programmati e con un incremento del 9,8% rispetto al 2014 (43.245).

Per quanto riguarda gli apparecchi da divertimento e intrattenimento, sono stati effettuati 26.572 controlli con un incremento rispetto all’anno precedente del 19,4% (22.249).

Sul totale di oltre 100.000 esercizi presso i quali sono collocati gli apparecchi da divertimento e intrattenimento e l’attività di scommesse, la percentuale di quelli sottoposti a verifica rappresenta, quindi, circa il 45%.

I controlli hanno consentito di accertare, sotto il profilo amministrativo, 1.443 violazioni, con l’irrogazione di sanzioni per un totale di 16.570.000 euro, sotto il profilo penale, 642 violazioni, da cui è conseguita la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 608 soggetti, con il sequestro di esercizi ed apparecchi.

Nell’ambito dei controlli sul divieto di gioco ai minori e quelli sulle scommesse, si è mantenuto un livello in linea con i risultati dell’anno precedente, mentre sono aumentati quelli sul bingo e sul gioco on line, rispettivamente 412 (contro i 327 del 2014) e 262 (contro i 114 del 2014).

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Per quanto concerne l’efficacia delle attività di controllo poste in essere dall’Area Monopoli, relativamente alle somme derivanti dall’accertamento di violazioni tributarie e amministrative, nel 2015 si registra un valore di euro 61.664.440, a fronte di un obiettivo di programma pari a euro 40.000.000. In particolare, l’imposta accertata è stata pari a circa 22,6 milioni di euro, le sanzioni amministrative irrogate pari a circa 19,8 milioni di euro, quelle tributarie a circa 18,8 milioni di euro mentre quelle per violazioni del divieto di gioco ai minori sono state di circa euro 470.000. In merito, si evidenzia che tale risultato deriva dalla predisposizione di un piano di interventi selezionati sulla base di un’analisi dei rischi di settore che si focalizza sull’efficacia di controlli selettivi e mirati, soprattutto con riferimento agli apparecchi da intrattenimento nei confronti dei quali si sono maggiormente concentrate le attività di controllo.

 

Nell’attività di contrasto all’illegalità nel campo dei giochi e delle scommesse, anche on line, lo scorso anno sono stati complessivamente eseguiti 5.765 interventi, di cui 1.711 irregolari, riscontrando 1.779 violazioni, che hanno consentito di verbalizzare 6.103 soggetti.

Sono state altresì concluse 641 deleghe d’indagine pervenute dalla Autorità giudiziaria, come emerge dalla Figura qui sotto riportata.

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A seguito di tali attività ispettive sono stati sottoposti a sequestro 576 apparecchi e congegni da divertimento e intrattenimento irregolari, nonché 1.224 punti clandestini di raccolta scommesse.

Particolare attenzione è stata rivolta al fenomeno della diffusione dei Centri di trasmissione dati (C.T.D.), canale privilegiato utilizzato dagli allibratori esteri sprovvisti di concessione statale e di licenza di Pubblica sicurezza, per la promozione della raccolta in Italia di scommesse.

In relazione a tale fenomeno, va ricordato che la citata Legge n. 190/2014 ha introdotto una procedura di emersione per gli operatori che offrono scommesse per conto di bookmaker esteri privi di concessione, che, dai dati in possesso dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, ha riguardato circa 2.200 soggetti.

 

PressGiochi

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