29 Dicembre 2024 - 02:22

Renzi e la Legge di Bilancio: dai giochi si punta a far cassa con un intervento di riordino

Paglia (sel): ‘Nessun intervento sui giochi in legge di bilancio’ Sabato 15 ottobre il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan hanno presentato la legge

17 Ottobre 2016

Paglia (sel): ‘Nessun intervento sui giochi in legge di bilancio’

Sabato 15 ottobre il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan hanno presentato la legge di stabilità per il 2017, il più importante documento finanziario prodotto dal governo nel corso dell’anno e che non manca mai di includere interventi in materia di giochi.

Si tratta di una manovra di politica economica volta a sostenere la crescita e a rafforzare i servizi di base a disposizione di tutti i cittadini (sicurezza, salute, istruzione) e misure specifiche di sostegno alle fasce sociali più deboli che hanno subito i danni più evidenti della crisi degli anni scorsi. La manovra vale 27 miliardi.

 

Anche quest’anno, il mondo del gioco pubblico sarà chiamato a versare maggiori risorse, anche se in maniera ridotta rispetto ai precedenti anni. Sembra più un intervento di riordino, rispetto alla confusione normativa introdotta nelle ultime manovre, ma su cui non si sa nulla relativamente alla programmata introduzione delle nuove awp connesse da remoto.

Le ipotesi allo studio puntano a incassare almeno 800 milioni di euro senza però ricorrere, così come è accaduto nell’ultima legge di stabilità, a un nuovo aumento del prelievo erariale unico (Preu).

Almeno 200 milioni di euro sono attesi dal rinnovo della concessione del Superenalotto in scadenza nel 2018.

Altri 460 milioni arriverebbero dal rinnovo delle licenze per le scommesse sportive la cui gara è slittata di fatto al prossimo anno, mentre altri 160 milioni di euro arriverebbero dal recupero dell’anticipo del Preu (erano attesi 500 milioni) dovuto dalla filiera delle slot dalla legge di stabilità del 2015.

Infine, come ha confermato il sottosegretario all’economia con delega ai Giochi, Pier Paolo Baretta, non si prevede alcun intervento sul preu degli apparecchi ma la riduzione del parco macchine che è il cuore del possibile accordo con gli enti locali. Si prevede un tagli del 30%, pari a circa 120mila apparecchi da gioco sul territorio a partire da locali da intrattenimento, esercizi generalisti secondari come edicole stabilimenti e alberghi e infine bar e tabacchi nei quali il limite potrebbe scendere da 8 apparecchi ad un massimo di 3-4 per esercizio.

 

PressGiochi

 

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