25 Novembre 2024 - 15:31

Camera. All’odg l’interpellanza Mantero su pubblicità e sport

E’ stata inserita nell’ordine del giorno di quest’oggi l’interpellanza urgente presentata dal M5S dagli on. Mantero, Simone Valente, Baroni, Basilio ed altri in merito all’accordo Intralot-FIGC e alla possibilità di

14 Ottobre 2016

E’ stata inserita nell’ordine del giorno di quest’oggi l’interpellanza urgente presentata dal M5S dagli on. Mantero, Simone Valente, Baroni, Basilio ed altri in merito all’accordo Intralot-FIGC e alla possibilità di estendere il divieto pubblicitario inserito nella Legge di Stabilità 2016 anche alla pubblicità indiretta, soprattutto per quanto riguarda le sponsorizzazioni sportive.

Di seguito il testo dell’interpellanza:

 

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere – premesso che:

come si è appreso da notizie di stampa, dal 6 ottobre 2016 (a partire già dall’incontro di calcio con la Spagna) e fino al 2018, il main sponsor della nazionale di calcio italiana e delle altre selezioni italiane sarà intralot, società dei gruppo Gamenet attiva nel mondo scommesse e uno dei maggiori concessionari di gioco in Italia;

il presidente della FIGC, Carlo Tavecchio, ha dichiarato che l’intento di questa operazione vuole essere quello di avviare «una partnership incentrata sui valori, visto che una parte fondamentale dell’accordo prevede l’impegno in attività sociali, rafforzando così il lavoro della Federcalcio nella promozione della cultura della legalità e per la diffusione di comportamenti consapevoli all’interno del mondo del calcio»;

tuttavia, tale scelta appare, agli occhi non solo di varie associazioni dei consumatori, un connubio molto pericoloso a livello d’immagine nel contesto della lotta al gioco d’azzardo e alle scommesse;

Roberto Tascini, presidente dell’Adoc, ha infatti dichiarato: «Guardiamo con profondo scetticismo alla sponsorizzazione della Nazionale di calcio da parte di un operatore del betting, al di là delle finalità dell’accordo, sicuramente nobili, espresse dalla Figc e da Intralot, poiché a livello d’immagine e di impatto psicologico sui consumatori, in particolare minorenni e anziani, appare quantomeno inopportuno collegare un simbolo dello sport per tutti gli italiani, quale è la squadra di calcio nazionale, al mondo delle scommesse e dell’azzardo»;

è bene ricordare che nel 2014 la Commissione europea è intervenuta in materia di gioco d’azzardo patologico (Gap) con una raccomandazione sul gioco d’azzardo on-line, con cui ha stabilito i principi che gli Stati membri sono invitati a osservare al fine di tutelare i consumatori, con particolare attenzione ai minori e ai soggetti più deboli, sottolineando la necessità di fornire informazioni ai giocatori circa i rischi cui vanno incontro, di realizzare una pubblicità responsabile, di vietare ai minori l’accesso al gioco d’azzardo on-line, di creare un conto di gioco per determinare l’identità e, soprattutto, l’età del consumatore, con fissazione di un limite di spesa e messaggi periodici su vincite e perdite, realizzate; e, ancora, di prevedere linee telefoniche per fornire assistenza ai giocatori, un’attività formativa anche per i dipendenti delle case da gioco e campagne di informazione sui rischi legati al gioco d’azzardo;

nella legge di stabilità 2016 (legge n.  208 del 2015), peraltro sono state approvate anche disposizioni limitative della pubblicità, con riferimento sia agli orari in cui sono vietati i messaggi pubblicitari nelle tv generaliste sia ai contenuti dei messaggi stessi;

appare inopportuno che a fare da sponsor della nazionale di calcio, vista e seguita da milioni di italiani, sia una società attiva nel mondo delle scommesse, anche in ragione dei recenti scandali legati al calcio scommesse, che hanno gravemente compromesso la trasparenza e l’onestà del mondo dello sport e del calcio in particolare –:

atteso che la vicenda, ad avviso degli interpellanti, dimostra chiaramente che il divieto di pubblicità inserito nella legge di stabilità 2016 è facilmente aggirabile, se non intenda assumere iniziative normative per estenderlo anche alla pubblicità indiretta, soprattutto per quanto riguarda le sponsorizzazioni sportive per evitare il ripetersi di episodi del genere.

 

PressGiochi

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