13 Gennaio 2025 - 08:56

Partite Iva: ad agosto +20% di nuove attività legate al gaming

Spagna. La LAE rinnova il contratto con la Reale Federazione Spagnola di Atletica leggera   Nel mese di agosto 2016 sono solamente 66 le nuove attività connesse al settore delle

10 Ottobre 2016

Spagna. La LAE rinnova il contratto con la Reale Federazione Spagnola di Atletica leggera

 

Nel mese di agosto 2016 sono solamente 66 le nuove attività connesse al settore delle lotterie, scommesse e case da gioco che hanno preso il via in Italia. Secondo i dati del Ministero dell’Economia e Finanze, il numero di nuove aperture, vuoi per il fisiologico periodo vacanziero, si riduce del 46,77% rispetto a luglio 2016 ma tuttavia cresce del 20% sullo stesso periodo di riferimento dell’anno precedente.

Nei primi otto mesi dell’anno sono state avviate nel settore del gaming circa 876 nuove attività con partita Iva.

A livello generale, nel mese di agosto 2016 sono state aperte 18.097 partite Iva con un incremento significativo (+9,2%) rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.

La distribuzione per natura giuridica mostra che il 75,1% delle nuove partite Iva è stato aperto dalle persone fisiche, il 19,6% dalle società di capitali, mentre risultano pari al 4,3% gli avviamenti da parte delle società di persone e all’1,1% quelli dei “non residenti” e “altre forme giuridiche”.

Riguardo alla ripartizione territoriale, circa il 42% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 21,7% al Centro e il 36,1% al Sud e nelle Isole.

Con riferimento alla classificazione per settore produttivo, il commercio registra, come di consueto, il maggior numero di aperture di partita Iva (22,2% del totale), seguito dall’agricoltura (14,5%) e dalle attività professionali (11,1%). Rispetto all’agosto dello scorso anno, tra i settori principali si osservano sensibili aumenti di aperture per l’agricoltura (circa il 50% in più), per la sanità (+25,5%) e per le attività immobiliari (+18,9%), mentre le flessioni più evidenti si registrano nei settori dei servizi alle imprese (-8,9%), commercio (-4,5%) e istruzione (-1,3%).

Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione per sesso è sostanzialmente stabile, con il 61,3% delle partite Iva aperte da soggetti di sesso maschile. Il 47,8% delle aperture è attribuibile ai giovani fino a 35 anni e il 32,9% a soggetti tra 36 e 50 anni. Rispetto al corrispondente mese dello scorso anno tutte le classi di età registrano aumenti di aperture in particolare quelle da 51 a 65 anni (+13%) e oltre i 65 anni (+7,9%).

PressGiochi