L’avvocato Asteriti torna ad parlare d’azzardo, polemico ancora una volta contro i gratta e vinci ed in particolare con il sottosegretario Pier Paolo Baretta che da una parte promette la
L’avvocato Asteriti torna ad parlare d’azzardo, polemico ancora una volta contro i gratta e vinci ed in particolare con il sottosegretario Pier Paolo Baretta che da una parte promette la riduzione delle slot, dall’altra permettere ai monopoli l’indizione di nuove lotterie istantanee.
“Baretta promette una riduzione dell’offerta- commenta- ma dimentica di avvisare i monopoli, che indicono la lotteria istantanea n. 63, l’undicesima del 2016. Dal 29 settembre è partita la sessantatreesima lotteria istantanea, l’undicesima indetta nei primi nove mesi di quest’anno. Proprio così, ci sono 63 lotterie istantanee attive, una vera follia. I dati economici del nuovo gratta e vinci sono, come al solito, sconfortanti: 17.760.000 biglietti, due premi massimi, uno ogni 8.880.000 tagliandi, anche se l’indicazione della probabilità di vincita per fascia di premio sui biglietti fornisce altri dati. Il pay-out è del 71%, ma oltre il 62% dei premi è pari al prezzo del biglietto, 5 euro, mentre un altro 25% distribuito in premi da 10 euro, e così via”.
“I dati non sorprendono più- prosegue l’avvocato- sono uguali a quelli di tutte le altre lotterie istantanee. Uno o due premi con la funzione di esca e milioni di premi pari alla giocata o poco di più, per spingere il giocatore a giocare ancora, anche se il meccanismo può procurare dipendenza, anzi, forse proprio per questo. Quello che mi sorprende, tuttavia, è come mai contro questo meccanismo infernale, contro questa abnorme offerta di un tipo di gioco d’azzardo, peggiore di qualunque altro, se non altro perché dotata di grande capacità di attrazione, anche verso i minori, non si sollevino voci più autorevoli della mia per denunciarne la pericolosità, per contrastarlo. Invece niente. Mentre con una prosopopea sospetta, il sottosegretario Baretta annuncia una riduzione dell’offerta relativa alle slot machine, rilanciando però al contempo l’idea delle sale gioco di doppio livello, anche ai fini di una diversa regolamentazione delle distanze dai luoghi sensibili, i monopoli, nel silenzio generale lanciano la sessantatreesima lotteria istantanea. Il nemico da combattere viene individuato nelle slot, mentre alle lotterie istantanee viene riservato quasi il ruolo riconosciuto al metadone nelle tossicodipendenze più gravi, ritenendole tutto sommato inoffensive e adatte anche ai bambini, non comportando la loro pratica rischi per la salute. Mentre l’attenzione del pubblico viene attratta dall’assistente, il prestigiatore può eseguire il trucco. Mi risulta che solo il Comune di Bergamo abbia accomunato i gratta & vinci alle slot machine in un provvedimento regolatorio, cogliendo la pericolosità estrema delle lotterie istantanee, come dimostra la seguente circostanza.
Mentre il numero delle slot machine è noto- continua- anche se la loro reale diffusione rispetto ai giocatori è mascherata attraverso medie calcolate con l’ingannevole sistema dei “neonati compresi, nessuno è in grado di affermare quanti tagliandi di gratta e vinci ci siano in circolazione, sicuramente miliardi. Con i provvedimenti che indicono le singole lotterie istantanee, i monopoli si limitano a indicare il numero del primo lotto di biglietti distribuito, senza comunicare il numero dei lotti successivi, ma limitandosi a precisare nel provvedimento che ‘Qualora, sulla base dell’andamento delle vendite se ne ravvisasse la necessità, potranno essere prodotti ulteriori lotti di biglietti’”.
“Per esserci in atto una significativa contrazione dell’offerta di gioco d’azzardo- conclude Asteriti- come promesso dal governo, il dato risulta davvero paradossale”.
PressGiochi
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