I Giovani Democratici Toscani chiedono di “alzare la voce” contro l’azzardo patologico L’ARJEL, l’autorità responsabile per il rilascio delle licenze per il gioco online, ha pubblicato in questi giorni
L’ARJEL, l’autorità responsabile per il rilascio delle licenze per il gioco online, ha pubblicato in questi giorni il suo Rapporto 2015-2016.
Durante l’ultimo anno, fa sapere l’authority, sono state rinnovate 24 licenze rilasciate all’avvio del mercato nel 2010. A dicembre 2015, il mercato conta 16 aziende attive nell’offerta online con 29 licenze: 11 per le scommesse sportive, 8 per quelle ippiche e 10 per il poker. Lo stesso numero di licenziatari si conta nel primo semestre del 2016, anche se i licenziatari per lo sport sono saliti a 12 mentre per il poker sono scesi a 9.
Negli ultimi tre anni il numero di licenze è rimasto stabile con due modifiche principali che hanno riguardato prevalentemente il consolidamento del mercato del poker dove nel 2015 si sono ritirati due operatori (PKR et JOAONLINE) e nel 2016 sia NetBet che Everest Poker non hanno chiesto il rinnovo delle proprie autorizzazioni. Inoltre, è cresciuto il numero di servizi nel segmento delle scommesse sportive, con tre nuovi operatori, Zeturf, Winamax e Reel Malta, già operativi nel comparto poker.
Ma sono le scommesse sportive a decretare la crescita più importante nel mercato.
Con 1,44 miliardi di euro, le scommesse sportive hanno visto un incremento del 30% sul 2014. Tale dinamica è ancora più importante se si considera che l’anno non era caratterizzato da alcun evento sportivo in particolare. E’ aumentato il payout per i giocatori e la prima metà del 2016 conferma questa tendenza. Infatti, 1,1 mld di euro sono stati scommessi nello sport in questo semestre contro i 689mln del semestre 2015 con un incremento del 60%.
Come ha dichiarato il Presidente dell’Arjel, Charles Coppolani, “gli ultimi 12 mesi sono stati molto intensi per l’Autorità. Tra gli eventi principali di questa fase, nel mese di ottobre 2015, un importante convegno all’Assemblée nationale, che ho presieduto insieme al deputato Christian Hutin ha posto le basi per una riforma profonda e duratura del nostro modello di regolamentazione del gioco d’azzardo dopo cinque anni della legge del 12 maggio 2010 che ha aperto il mercato. Il Comitato di valutazione delle politiche pubbliche insieme alla Corte dei Conti stanno valutando le nuove norme che spero porteranno ad una conclusione entro l’anno. L’approvazione di una serie di emendamenti ha permesso di istituire un mediatore per la semplificazione della procedura di blocco dei siti illegali con il permesso di utilizzare i dati raccolti per la tutela del giocatore e il contrasto del riciclaggio di denaro.
A giugno, poi, Euro2016 è stato una nuova opportunità per il mercato e ci ha permesso di sperimentare la validità della piattaforma contro il match fixing per il monitoraggio delle scommesse sportive.
Tuttavia, la sostenibilità del mercato rimane fragile nonostante il boom delle scommesse sportive. Il mercato rimane ostacolato da tasse troppo alte che richiedono agli operatori di versare somme troppo alte applicate sulla raccolta invece che – come dovrebbe essere – sulla raccolta al netto delle vincite. Ad aggravare la situazione la presenza di operatori illegali che senza pagare tasse e oneri rappresentano una concorrenza sleale per il mercato regolato.
Ma sono convinto che i lavori avviati ci porteranno sulla strada giusta”.
PressGiochi