12 Gennaio 2025 - 05:30

Asteriti: “Renzi-Baretta: il teatrino dei buoni e cattivi”

In queste ore i media stanno dando rilievo alle esternazioni di Renzi in materia di gioco d’azzardo, espresse nel solito registro comunicativo del nostro Premier, a metà tra il proclama

07 Settembre 2016

In queste ore i media stanno dando rilievo alle esternazioni di Renzi in materia di gioco d’azzardo, espresse nel solito registro comunicativo del nostro Premier, a metà tra il proclama e il messaggio messianico: “Toglieremo le slot da tutti gli esercizi commerciali”, un impegno, ha chiarito, “senza se e senza ma”.

Il messaggio,- commenta l’avvocato Osvaldo Asteriti –  è innegabile, appare chiaro e senza tentennamenti, anche se considerata la fonte e l’argomento, da interpretare bene. E infatti, nonostante la chiarezza, ecco entrare in scena “il poliziotto cattivo”, nella persona del Sottosegretario al Mef,  Baretta, che precisa, chiosa, lima, interpreta al ribasso, riduce il senso e la portata delle parole del “poliziotto buono”.

La sua intervista è molto meno ispirata e messianica, è piena di cautele e distinguo: ridurremo, razionalizzeremo, entro due anni forse il 30%, insomma vedremo, sale di serie a, dove ci si può ammalare legalmente, perché sono certificate e luoghi di gioco di serie b, che dovranno rispettare le distanze dai luoghi sensibili. In definitiva, una vera pochade, in cui vengo riproposte le medesimi idee, poche e confuse, già presentate nella legge di stabilità e nella proposta avanzata alle Regioni nella Conferenza unificata, che infatti raccolgono il plauso dei “soliti noti”.

 

Il giochetto non ci sorprende, in politica viene usato con una certa frequenza, recentemente, ad esempio, è stato interpretato dal duo Boschi – Renzi, con il premier sempre nel ruolo del “poliziotto buono”. Quello che ci sorprende è che ci sia ancora qualcuno disposto a credere, o far finta di credere, a questo gioco delle parti, a presentarlo come reale, ci sorprende questo modo manicheo di dividere il mondo in buoni e cattivi.

 

E’ possibile che un Sottosegretario di un ministero, anche se potente come il Mef, il cui titolare comunque è stato scelto da Renzi, possa riuscire a bloccare il progetto del Premier di azzerare le slot, o si tratta di capire realmente come stanno le cose e dare il giusto peso alle parole di Renzi?

Una cosa è certa: Il Premier riceve in questo caso un sicuro ritorno di immagine positivo: se la proposta dovesse realizzarsi, sarà merito suo, se non dovesse realizzarsi, la colpa ricadrà sul “poliziotto cattivo”. Ma la cosa più probabile è che, come per il numero delle slot, di cui era stato annunciata la diminuzione e invece sono aumentate, la eliminazione delle slot dagli esercizi commerciali non ci sarà, o ci sarà solo in parte, ma sarà difficile attribuire responsabilità e demeriti, così come sarà difficile notare quello che non è stato fatto e molti non ricorderanno nemmeno che era stato promesso di farlo.

 

PressGiochi