A Napoli, è avvenuto l’atteso incontro tra i rappresentati dei gestori e l’assessore Enrico Panini e i rappresentanti dei gestori, in particolare del settore scommesse. “Ci siamo incontrati con l’assessore
A Napoli, è avvenuto l’atteso incontro tra i rappresentati dei gestori e l’assessore Enrico Panini e i rappresentanti dei gestori, in particolare del settore scommesse.
“Ci siamo incontrati con l’assessore e abbiamo chiesto se ci sono margini per modificare le fasce orarie anche restando nelle 8 ore- racconta a PressGiochi Pasquale Chiacchio, presidente dell’AGSI– ma, a quanto sembra, non ci sono i margini perché ci sono ricorsi perdenti alla magistratura. Quindi al momento non si può muovere niente, quindi l’ordinanza resta attiva con gli stessi parametri”.
Come annunciato infatti, l’AGSI, l’associazione dei gestori delle sale scommesse, non contestava il percorso verso un maggiore rigore normativo, quanto la scelta delle fasce orarie di limitazione “come impedire ai ristoranti di lavorare a pranzo e cena”. Avevano Commentato. Nonostante questo “no” dell’assessore, l’associazione sottolinea che i rapporti con l’amministrazione restano buoni e c’è ottimismo nel proseguimento di una collaborazione proficua.
“Il tavolo resta aperto- continua Chiacchio- in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato previsto per il 6 ottobre. Dato che non è possibile un cambiamento. Abbiamo chiesto uniformità di trattamento. Non vogliamo ‘i furbi’, cioè i corner che accettano scommesse in attività proibita. Se l’ordinanza resterà quella che è, vogliamo che i controlli siano uguali per tutti. Da parte nostra, abbiamo confermato all’amministrazione che siamo tra coloro che vogliono seguire le regole, che vogliono una diminuzione dell’offerta di gioco. Siamo favorevoli alla lotta alla ludopatia ed in piena sintonia con l’amministrazione per mandare un messaggio al governo. Le regole servono a tutelare i consumatori, ma anche chi investe nel settore”.
In conclusione, abbiamo chiesto ancora una volta al presidente dell’AGSI come si stanno muovendo gli “altri” gestori. “Non ho sentito ancora quelli delle sale bingo- ha risposto- ma abbiamo incontrato molte altre persone del settore che vogliono seguirci perché hanno capito che la guerra non serve a niente, ma il buon senso è la strada migliore. Certamente più avanti quando si definiranno le specificità dei giochi dovremo andare nel dettaglio”.
PressGiochi
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