23 Novembre 2024 - 01:13

Pizzul (Pd): “Non illudiamoci di convincere gli esercenti a togliere le slot solamente con gli sgravi fiscali”

“In Regione Lombardia ci siamo concentrati su tre aspetti nella nostra attività di contrasto al gioco d’azzardo: sulla normativa urbanistica per le distanze delle sale giochi dai luoghi sensibili, sul

31 Agosto 2016

“In Regione Lombardia ci siamo concentrati su tre aspetti nella nostra attività di contrasto al gioco d’azzardo: sulla normativa urbanistica per le distanze delle sale giochi dai luoghi sensibili, sul tema sanitario per prendere in carico coloro che finiscono nella patologia e infine sulla necessità di incanalare e promuovere stili di educazione contro il gioco d’azzardo”.

E’ intervenuto con queste parole Fabio Pizzul, consigliere regionale della Lombardia del Pd in occasione della Festa dell’Unità in una tavola organizzata sul gioco pubblico.

Tra i partecipanti all’evento anche Ezio Casati (deputato, Partito Democratico), Giorgio Gori (sindaco del Comune di Bergamo), Fabio Bottero (Sindaco del Comune di Trezzano sul Naviglio), e Angela Fioroni (Segretaria di Legautonomie).

 

 

“I costi sono difficilmente classificabili- ha dichiarato Pizzul – vista anche la difficoltà di classificare una persona come dipendente esclusivamente dal gioco d’azzardo. Tuttavia, attendiamo con ansia la decisione a livello nazionale di attuazione del decreto Balduzzi che postulava la presa in carico dei pazienti per Gap nei Lea. Se così fosse per le regioni si aprirebbero molti più spazi di intervento perché le risorse sarebbero garantite tra le risorse del sistema sanitario che vede le Regioni impegnate nell’erogazione dei servizi.

 

La Regione Lombardia si è messa in un ottica collaborativa con gli enti locali per combinare la normativa regionale con i regolamenti comunali che sono ancor più stringenti, permettendo di agire contro l’apertura di nuove sale giochi e limitando gli orari. Altro tema è quello di incentivare tra gli esercenti dei comportamenti responsabili con sgravi fiscali che però – ammettiamolo – sono minimali rispetto alla scelta di togliere le slot. Una macchinetta infatti garantisce diverse migliaia di introito. Non possiamo convincere gli esercenti ad eliminare le slot con pochi spiccioli siamo ancora lontani ma sono tutti segnali che vanno nella direzione giusta.

Questa è una battaglia culturale ed educativa importante vista la promozione del gioco legale che è cresciuta negli ultimi anni. La pubblicità promuove il gioco come una forma di status sociale accattivante, dobbiamo invece trasmettere un nuovo messaggio educativo.

Un aspetto che diventerà più importante nei prossimi anni sarà il gioco online su cui si piò fare molto meno visto che è un gioco d’azzardo che isola, perché è più individuale e può facilitare la dipendenza. Le forme di gioco più sociali come il Bingo, le scommesse, il totocalcio sono maggiormente controllabili socialmente.  Regione Lombardia ha istituito un gruppo di lavoro con un Osservatorio per far fronte ad un fenomeno grande e pervasivo”.

 

PressGiochi

 

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