La Polizia di Stato della Questura di Salerno ha denunciato per i reati di truffa informatica tre persone di Palermo ed un cittadino rumeno residente a Rovigo. L’indagine, condotta da personale della 7° Sezione della Divisione Anticrimine, specializzato nell’attività
La Polizia di Stato della Questura di Salerno ha denunciato per i reati di truffa informatica tre persone di Palermo ed un cittadino rumeno residente a Rovigo. L’indagine, condotta da personale della 7° Sezione della Divisione Anticrimine, specializzato nell’attività di contrasto alle truffe mediante strumenti telematici, coordinato dall’Ispettore Capo Angelo Labella, è stata avviata in seguito ad una denuncia presentata da un cittadino salernitano che, dopo aver consultato il proprio estratto conto on-line, aveva notato la presenza di numerose operazioni effettuate con la sua carta postepay.
Le transazioni erano collegate a pagamenti su siti di gioco on-line di due note società di scommesse. A seguito della presentazione della querela, i poliziotti della Questura hanno contattato le società beneficiarie dei pagamenti on-line per identificare gli autori delle transazioni, accertando che la carta postepay era stata utilizzata per delle giocate sui siti web mediante versamenti su conti di gioco, attualmente bloccati.
Come fa sapere la Questura, gli agenti hanno accertato, inoltre, che le transazioni fraudolente erano finalizzate alla ricarica di 5 conti di gioco di cui 4 attivati on-line ed uno attivato dal cittadino rumeno mediante l’esibizione della carta d’identità rilasciata in Romania ed il certificato di attribuzione del codice fiscale, rilasciato a Rovigo. Il rumeno, in particolare, risultava aver partecipato a sessioni di casino games (roulette) puntando le fiches sulle variabili opposte (rosso o nero, pari o dispari), assicurandosi in questo modo la vincita senza passaggi di chip con conseguente prelievo da parte di un altro giocatore (vincente), non essendo il suo conto di gioco abilitato al prelievo per mancata regolarizzazione della posizione contrattuale.
Gli altri tre giocatori, invece, avevano effettuato giocate a poker – nella modalità cash – nelle quali la società di scommesse interessata aveva rilevato un comportamento anomalo di gioco; nel caso di specie, infatti, i giocatori si erano resi protagonisti di episodi collusivi in cui la strategia di gioco adottata era volta a favorire gli avversari che avevano dei regolari conti abilitati al prelievo e che quindi consentivano agli investigatori di identificarli compiutamente attraverso i documenti di identificazione, che venivano acquisiti. A seguito degli ulteriori accertamenti i poliziotti hanno accertato, infine, che i 4 denunciati annoverano numerosi precedenti per reati della stessa tipologia.
PressGiochi