Scommesse: il Tar Veneto annulla diffida del comune di Venezia per la raccolta dei giochi
Il Tribunale amministrativo regionale per il Veneto ha accolto l’istanza cautelare di un centro scommesse contro il comune di Venezia che aveva negato e diffidato il centro ad esercitare l’attività
24 Agosto 2016
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Il Tribunale amministrativo regionale per il Veneto ha accolto l’istanza cautelare di un centro scommesse contro il comune di Venezia che aveva negato e diffidato il centro ad esercitare l’attività di raccolta scommesse di cui al provvedimento della Questura di Venezia.
Per il Tar Veneto, che ha rimesso al Collegio la valutazione di merito sulla corretta applicazione, in particolare dell’art. 30 del regolamento edilizio del comune di Venezia, la sussistenza della rappresentata situazione di gravità e urgenza in ragione del grave pregiudizio economico derivante dall’atto di impugnato che inibisce al ricorrente lo svolgimento, nei propri locali, dell’attività per la quale ha già ottenuto la licenza di pubblica sicurezza e l’autorizzazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha legittimato l’accoglimento dell’istanza.
Il giudice ha quindi fissato la Camera di Consiglio del 22 settembre per la trattazione collegiale del ricorso.