Continuano gli attacchi dell’associazione di gestori e costruttori Agcai contro le altre associazioni del settore dell’intrattenimento. Questa volta del mirino finisce l’associazione Astro e Sistema Gioco Italia accusate di non
Continuano gli attacchi dell’associazione di gestori e costruttori Agcai contro le altre associazioni del settore dell’intrattenimento. Questa volta del mirino finisce l’associazione Astro e Sistema Gioco Italia accusate di non voler tutelare la filiera e di non essere più rappresentative degli operatori del comparto. Il punto fermo di AGCAI è, ancora una volta, sottolineare la distinzione tra AWP e VLT.
“L’invito di AGCAI ad ASTRO- riporta la nota Agcai – è caduto nel vuoto e questa è la prova che ASTRO non è interessata a difendere tutti i gestori di AWP. Astro non ha preso parte alla seconda Tavola Rotonda sull’Intrattenimento e quindi evidentemente i suoi interessi sono quelli di tutelare pochissimi gestori non rappresentativi dell’intero settore. Per cui disconosciamo fin d’ora il suo operato quale interlocutore istituzionale in quanto non rappresenta la categoria dei gestori. Fra l’altro, da notizie in nostro possesso, – ribadisce la nota dell’associazione AGCAI – ASTRO non risulta più avere un numero di iscritti tale da legittimare la sua attività associativa ed il ruolo importante di interlocutore con il Governo per nome e per conto di tutti i gestori. Disconosciamo anche l’associazione SISTEMA GIOCO ITALIA in quanto non può svolgere il ruolo di rappresentante dell’intera filiera mancando al suo interno un’associazione rappresentativa di tutti i gestori, o perlomeno della maggioranza di essi.
Da oggi in avanti, quindi, sia ASTRO che SISTEMA GIOCO ITALIA non possono più dirsi rappresentativi della categoria. La prova di ciò è l’operato degli ultimi mesi come ad esempio la presentazione del progetto delle AWP da remoto che va evidentemente contro i gestori. Per fortuna, grazie alla costante protesta di AGCAI, tutti i progetti di Mini-VLT e similari, fra cui quello di Sistema Gioco Italia, sono stati bloccati in quanto il Governo, per il tramite di ADM, evidentemente non se l’è sentita di mandare avanti questi progetti immaginando l’effetto mediatico e la protesta che avrebbe scatenato l’arrivo di questi apparecchi in tutti i Bar.
Siamo convinti di poter vincere anche questa battaglia e di non far aprire nuove sale di tipo A vicino ai luoghi sensibili togliendo le AWP dai bar, circoli, ristoranti e alberghi. Le AWP dovranno essere almeno quattro nei bar per poter prevenire il gioco d’azzardo delle sale-VLT, dell’online, dell’illegale etc (come confermato nella nostra seconda Tavola Rotonda sull’intrattenimento anche dall’On. Binetti, dal Sindaco di Loreggia Fabio Bui e da tutti gli esponenti presenti all’incontro).
In effetti, essendo le AWP a numero chiuso, i concessionari per aprire nuove sale hanno bisogno di ridurre le AWP dai bar per poterle spostare nelle loro nuove sale. Quindi più AWP riusciranno a ridurre dai bar più sale riusciranno ad aprire con l’obiettivo di affiancare anche le VLT, come al solito! Questo è il motivo per cui AGCAI propone di separare definitivamente e tassativamente le AWP dalle VLT. I due mercati devono essere totalmente separati se il gestore dell’intrattenimento vuole avere una vita lunga e gestire in libero mercato un suo prodotto che nulla deve avere a che fare con quello dei concessionari. I concessionari infatti gestiscono solo ed esclusivamente giochi d’azzardo. Per quanto riguarda l’intrattenimento non vi è motivo di riservare ai concessionari la gestione in quanto il Governo ben potrebbe limitarsi a controllare tali apparecchi nel libero mercato, non certamente a gestirli in esclusiva.
A Settembre, – concludono – prima della prossima Conferenza Stato-Regioni, è previsto un altra iniziativa di AGCAI all’interno della Camera dei Deputati per continuare ad informare ed allarmare la politica della scandalo in atto presso il Governo. L’operato di AGCAI dunque continua a muoversi verso l’unico obiettivo di garantire al gestore un ruolo importante, stabile e duraturo. A Settembre in una nuova riunione con SAPAR ed AGGE condivideremo un percorso comune essendo consapevoli che le associazioni, se unite, hanno praticamente già vinto la guerra e possono ottenere con semplicità la sopravvivenza del gestore. Le multinazionali dell’azzardo non hanno alcun potere contro l’unione delle associazioni rappresentative di 5000 aziende al servizio dello Stato nella gestione degli apparecchi da intrattenimento.
Per questo motivo ribadiamo che saremmo ben felici di vedere anche ASTRO insieme a noi nella prossima riunione di Settembre. La guerra alla fine sarà vinta dai gestori italiani che sono nel giusto, l’obiettivo non è messo in discussione”.
PressGiochi
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