Di fronte al ricorso al Tar presentato da Alessandro Giovanni Natoli di Bingo Oxford srl, peraltro assistito dall’avvocato Roberto Cota, già governatore leghista della Regione, la nuova amministrazione di Novara
Di fronte al ricorso al Tar presentato da Alessandro Giovanni Natoli di Bingo Oxford srl, peraltro assistito dall’avvocato Roberto Cota, già governatore leghista della Regione, la nuova amministrazione di Novara guidata da Alessandro Canelli ha deliberato di costituirsi in giudizio.
«Tecnicamente – dice l’attuale sindaco di Novara Canelli – non potevamo che opporci al ricorso».
Il nuovo sindaco ha deciso di difendere l’ordinanza adottata dalla precedente amministrazione guidata da Andrea Ballaré nella quale si riducono gli orari degli apparecchi con vincite in denaro installati in sale giochi, scommesse e videolottery, allineandoli al ribasso a quelli già in vigore per bar, tabaccherie e altri esercizi pubblici: dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 24, con obbligo di spegnimento nelle altre fasce orarie. Prima nelle sale giochi le macchinette erano attive dalle 10 alle 24.
«La mia opinione – dice Canelli – è che queste ordinanze siano poco utili e incisive contro le ludopatie. Il problema non si risolve circoscrivendo gli orari perché si può giocare in tanti altri modi. Così si crea solo disoccupazione nel settore». E allora come si può contrastare il gioco d’azzardo patologico? «È un problema nazionale e non locale. Un sindaco può fare poco o nulla, oltre a un’opera di sensibilizzazione. Non si risolve con il proibizionismo, ma con azioni positive». Ad esempio? «Si può chiedere a chi opera nel settore e guadagna molti soldi di contribuire al sociale».
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