25 Novembre 2024 - 13:50

Gonzaga. Il giocatore tipo è operaio, italiano appassionato di Gratta e vinci

Ad un mese esatto dall’approvazione da parte del sindaco di Gonzaga, Claudio Terzi, dell’ordinanza sui limiti orari alle sale giochi, viene pubblicato uno studio sul giocatore tipo della città: sarebbe

27 Luglio 2016

Ad un mese esatto dall’approvazione da parte del sindaco di Gonzaga, Claudio Terzi, dell’ordinanza sui limiti orari alle sale giochi, viene pubblicato uno studio sul giocatore tipo della città: sarebbe un operaio o un pensionato, di nazionalità italiana che spende in media dai cinque ai dieci euro al giorno in biglietti “gratta e vinci”.

 

Gli autori sono Luca Losi e Martina Barbieri, volontari del progetto per il contrasto della ludopatia “Quando il gioco non è più un gioco”, cofinanziato da Regione Lombardia e realizzato dal Comune di Gonzaga con la collaborazione di associazioni del territorio, istituti superiori “Strozzi” di Palidano e “Manzoni” di Suzzara, istituto comprensivo di Gonzaga, Asl di Mantova e Provincia.

 

IDENTIKIT DEL GIOCATORE – Emblematici e densi di criticità i dati emersi grazie alla collaborazione degli esercenti che hanno risposto all’indagine: i giocatori cronici sono uomini e donne, prevalentemente lavoratori – tipicamente operai – e pensionati, ma con una significativa presenza di giovani fra i 18 ed i 30 anni, i quali vivono tra Gonzaga e dintorni. Abitualmente, intensificano le giocate nei giorni di pagamento dello stipendio e della pensione, o in occasione delle estrazioni dei giochi della Lottomatica, con picchi verso l’alto quando il montepremi cresce. Poi i giocatori cronici spendono molto in “gratta e vinci”: in media acquistano uno o due biglietti al giorno del valore di 5 euro l’uno, e reinvestono le intere vincite in altri biglietti. Oppure si procurano blocchetti di tagliandi da regalare a Natale o ai nipoti, nel caso di nonni che spesso mandano gli stessi bambini ad acquistare il “grattino”, nonostante – è bene ricordarlo – la vendita di questi sia vietata ai minori di 18 anni.

 

«I miei ringraziamenti a tutto il gruppo di lavoro – ha aggiunto il sindaco di Gonzaga, Claudio Terzi -, il progetto ha evidenziato quanto nel nostro Comune la ludopatia sia diffusa e presente in varie forme, e quali costi sociali comporti per le famiglie e per la comunità. Tocca adesso allo Stato fare le sua parte».

PressGiochi

 

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