“In merito alle dichiarazioni del presidente de La Sentinella, Luigi Nevola, riguardanti l’opportunità di mantenere le sale dedicate aperte 24 ore, voglio precisare che questo è un pensiero proprio del
“In merito alle dichiarazioni del presidente de La Sentinella, Luigi Nevola, riguardanti l’opportunità di mantenere le sale dedicate aperte 24 ore, voglio precisare che questo è un pensiero proprio del presidente Nevola e che non è stato argomento del Primo Tavolo Nazionale sul gioco d’azzardo, cui la Sapar è stata invitata a partecipare la scorsa settimana. Gli unici tre punti condivisi dal documento riguardano la lotta e contrasto del gioco d’azzardo irregolare ed illegale, il contingentamento degli apparecchi e l’informazione, prevenzione, formazione e cura ”.
Così il presidente dell’Associazione Nazionale Sapar, Raffaele Curcio, a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal presidente dell’Associazione La Sentinella, Luigi Nevola, secondo il quale “per essere tutelato dal gioco d’azzardo irregolare ed illegale il giocatore deve avere sempre la possibilità di poter giocare legalmente, a qualsiasi ora, almeno in un luogo dedicato al gioco. Quindi andrebbero garantite le 24 ore di apertura delle sale dedicate e non soltanto le 12”.
“Non condividiamo assolutamente questo pensiero – prosegue Curcio – perché il gioco tramite apparecchi non è regolare solo nelle sale ma in tutti i locali, in quanto si tratta di offerta che nasce legale. Anzi siamo contrari al fatto che il gioco a piccola vincita, che deve essere considerato come intrattenimento, sia relegato in ghetti per il gioco, come invece sono diventate le sale”.
Il presidente Sapar ribadisce quindi che “l’introduzione delle VLT ha alzato il livello e l’aggressività del gioco, attraverso la tipologia che è propria di questo apparecchio, caratterizzato da un costo elevato della giocata, l’introduzione di banconote e vincite innalzate ai massimi livelli: è questo l’apparecchio che deve essere inserito solo nelle sale e non le AWP, che invece devono collocarsi nella sfera del semplice intrattenimento, visto che sono caratterizzate da un basso costo di giocata e una bassa vincita”.
Conclude Curcio: “Piuttosto che vietare e proibire dobbiamo puntare sull’informazione, educazione e formazione degli operatori e degli esercenti, altrimenti torneremo indietro di un decennio con la rivincita del gioco illegale e soprattutto dobbiamo tener conto della minaccia invisibile e difficile da controllare, ovvero l’online, molto diffuso soprattutto tra i giovani”.
PressGiochi
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