Dopo la proposta presentata dal Governo sulla questione della riduzione dell’offerta dei giochi d’azzardo e delle normative degli Enti locali, la discussione torna a spostarsi in Conferenza Unificata. Sembrerebbe che
Dopo la proposta presentata dal Governo sulla questione della riduzione dell’offerta dei giochi d’azzardo e delle normative degli Enti locali, la discussione torna a spostarsi in Conferenza Unificata. Sembrerebbe che il raggiungimento di un accordo è vicino, vista la determinazione della Conferenza di affrontare la questione.
Domani ore 14,00 dovrebbe tenersi il tavolo tecnico conclusivo per approdare un accordo sulla questione dopodiche si torna nelle sedi ufficiali.
E’ stato infatti inserito al secondo punto dell’ordine del giorno di giovedì 21 luglio la discussione della famosa “Intesa tra Governo, Regioni ed Enti locali concernenti le caratteristiche dei punti di raccolta del gioco pubblico di cui all’articolo 1, comma 936, della legge 28 dicembre 2015, n. 208. Intesa, ai sensi dell’articolo 1, comma 936, della legge 28 dicembre 2015, n. 208. (Legge di stabilità 2016).
Baretta ha annunciato la conclusione dell’accordo entro luglio. Il Governo infatti vuole trovare quanto prima un equilibrio con gli enti locali vista anche la situazione del mercato dei giochi, che attende la messa al bando di nuove concessione per numerosi tipi di giochi. Come ha chiarito il sottosegretario nella seduta scorsa del Tavolo tecnico, con la proposta presentata il governo si “vuole ridurre l’esposizione dello Stato in un settore che, se da un lato garantisce importanti entrate erariali (8,7 miliardi nel 2015), dall’altro comporta conseguenze sociali che non possono più essere trascurate, come invece si è fatto negli anni scorsi.
Questo perché è necessario garantire i migliori livelli di sicurezza per la tutela della salute, dell’ordine pubblico e della pubblica fede dei giocatori e di prevenire il rischio di accesso dei minori d’età”.
Nel delineare i nuovi interventi si tiene conto di quelli inseriti nella Legge di Stabilità 2016 frutto del lavoro svolto in occasione della Delega fiscale, ovvero la riduzione di almeno il 30% delle awp in circolazione; il passaggio alle awp con connessione esclusivamente da remoto; la drastica riduzione degli spazi pubblicitari; l’innalzamento del Preu.
Oggi il Governo propone agli Enti locali di suddividere gli esercizi pubblici in categorie, A e B: eliminare l’offerta di gioco dagli esercizi generalisti secondari, come alberghi, esercizi commerciali, edicole, ristoranti, stabilimenti balneari, rifugi alpini, e altri (ricompresi nella categoria B) e operare una significativa riduzione dedli apparecchi nei pubblici servizi come i bar e nelle rivendite di tabacchi (considerati nella cat. A).
Tra le altre proposte che il Governo ha presentato, come ci aveva anticipato anche il senatore Mirabelli la scorsa settimana, vi rientra un aumento dei controlli sugli esercizi adibiti al gioco, mantenimento delle normative adottate ad oggi dagli Enti locali, controlli contro il gioco illegale e competenze attribuite anche agli organi della Polizia locale, impegnare il governo all’apertura di un confronto a livello europeo per favorire una legislazione comunitaria omogenea sulla pubblicità; prevedere, nelle caratteristiche delle nuove awp da remoto, interventi tecnologici a salvaguardia del giocatore e di prevenzione e contrasto agli effetti della ludopatia, quali, ad esempio: strumenti di autolimitazione in termini di tempo e di spesa, messaggi automatici durante il gioco che evidenziano la durata dello stesso, abbassamento degli importi minimi delle giocate, eliminazione della possibilità di utilizzare banconote di valore superiore a un limite stabilito nelle vlt, riduzione della vincita massima mediante awp, aumento dei tempi di durata minima delle singole partite; adottare regole ed incentivi per la rottamazione delle awp che vengono dismesse a seguito sia delle riduzione prevista di almeno il 30%, sia della sostituzione con la nuova generazione da remoto.
Sulle distanze, rimarrebbero escluse le sale dedicate rientranti nella categoria A, mentre per quanto riguarda gli orari si propone una apertura minima di 12 ore, la cui distribuzione nell’arco della giornata resta di competenza dell’ente locale.
Il Governo infine si è impegnato a valutare l’introduzione, nella prossima legge di Stabilità, della riscossione calcolata sul “margine”, per l’intera filiera del gioco e ad avviare, in collaborazione con il ministero degli Interni e gli enti locali, una regolazione dell’attuale disciplina dei Casinò, finalizzata a ridurre la frammentazione della attuale diffusione territoriale del gioco.
PressGiochi
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