Si è concluso ieri con il voto al Senato l’iter legislativo del Collegato Agricolo che, nell’art 15, indica le condizioni con cui il Governo, ed in particolare il Mipaaf di
Si è concluso ieri con il voto al Senato l’iter legislativo del Collegato Agricolo che, nell’art 15, indica le condizioni con cui il Governo, ed in particolare il Mipaaf di concerto col Mef, dovrà scrivere il Decreto per la privatizzazione del settore.
“Si tratta del riconoscimento e dell’affidamento della gestione del settore ippico italiano ad una Associazione privata senza scopo di lucro fondata da Proprietari, Allevatori e Società di Corse rispondenti a severi requisiti di integrità morale ed imprenditoriale nonché partecipata a vari livelli da tutti gli operatori del settore-commenta la Lega Ippica Italiana- la bontà dei contenuti inseriti nel Decreto sarà determinante. Questo rappresenta il compimento di un percorso iniziato 4 anni fa assieme a tutte le componenti politiche che si sono in questi anni avvicendate alla guida del Paese e dei due Ministeri di riferimento per il nostro settore”.
“Purtroppo in Italia per portare a compimento una Legge occorrono tempi lunghissimi e purtroppo- continuano- all’interno del nostro sistema, non si è subito compreso quanto, già da molto tempo, fosse indispensabile rimettere il settore nelle mani degli ippici stessi, facendo pulizia del vecchio che ci circonda e, con uno spirito innovativo e virtuoso, uscire completamente da vecchie logiche clientelari e populiste che abbiamo dovuto subire per troppi anni.
Non c’è spazio per personaggi che in passato abbiano partecipato ai disastri compiuti, questa iniziativa è portata avanti esclusivamente da persone che non hanno mai prima rivestito alcun ruolo istituzionale nel fallimentare sistema che ci ha fin qui gestiti, persone che credono nell’ippica italiana e che in questi anni hanno denunciato e spiegato tutte le malefatte a cui abbiamo dovuto assistere, ma oggi, seppur con un imperdonabile ritardo, il vento è cambiato e finalmente i princìpi ed i contenuti del nostro progetto, ben assimilati dai numerosi politici coinvolti in questa straordinaria iniziativa, sono prossimi alla loro applicazione e definizione”.
“Siamo- conclude la Lega Ippica Italiana- come sempre a disposizione per descriverli e spiegarli con rinnovato entusiasmo a tutti gli operatori e ribadire la necessità di allinearsi ai sistemi ippici dei paesi più evoluti uscendo dalle logiche da terzo mondo che hanno fatto fuggire i nostri Proprietari di Cavalli da Corsa, annientato uno straordinario parco fattrici di un Allevamento di primissimo livello, disgustato gli Scommettitori e ridotto in miseria, o fatto fuggire all’estero, migliaia di qualificati operatori colpevoli solo di essersi affidati ad un sistema completamente marcio che non ha fatto gli interessi del settore e con il quale era impossibile interagire”.
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