Il poker cash game è considerato la “forma base” del poker stesso. Un tipo di gioco che va oltre i tornei e i sit & go. Si perché non vi
Il poker cash game è considerato la “forma base” del poker stesso. Un tipo di gioco che va oltre i tornei e i sit & go. Si perché non vi sono quote da investire, ma solo chips consegnate in base alla somma di denaro che il player vuole realmente investire.
Il giocatore può smettere di giocare quando desidera e incassare così le vincite oppure, qualora finisse le chips, potrà scegliere di proseguire la partita facendo un nuovo investimento.
Il poker cash game si gioca in diverse piattaforme online come quelle selezionate da Dimensione Poker e, come accade per i tornei, le scommesse sportive e i casinò, vengono fatte delle statistiche su quelle che sono le entrate economiche all’interno di queste piattaforme.
Da una parte vediamo una crescita incredibile dei casinò online, che maggio 2016 ha portato a un aumento del fatturato del 30,3% rispetto a maggio 2015. Dall’altra, mettendo a confronto gli stessi due periodi, scopriamo che il poker cash game ha avuto un calo del 9,6%.
Nei casinò AAMS si è registrata una spesa pari a 34,7 milioni, parallelamente nel poker cash game di 5,9 milioni. Il calo c’è stato anche in tutto questo primo semestre ed è stato del 15,7% rispetto al 2015.
I motivi si possono supporre. Se vi fosse stato un investimento minore ma in crescita da parte dell’utenza, si poteva pensare che semplicemente il poker cash game attirasse una fetta di pubblico più piccola ma comunque affezionata e soddisfatta. Il calo fa presagire che qualcosa sproni i player a spostarsi su orizzonti differenti.
Vuoi magari qualche insoddisfazione personale, vuoi delle proposte più allettanti, da una parte viene misurato il calo (nel poker cash game), dall’altra l’aumento (il casinò online). I giocatori sembrano essere migrati quindi verso queste piattaforme complete di slot machine, roulette, video poker e molto altro ancora.
Una nicchia, moderatamente ristretta, sembra subire quindi la concorrenza da un settore si molto vicino, ma comunque sia distante sotto diversi punti di vista. I tornei di poker ad esempio restano su lunghezze d’onda sempre piuttosto basse rimanendo in tema d’incassi, ma comunque vi è una crescita. Il primo semestre si è addirittura concluso in positivo per un buon 18,6%.
Tempi bui per il Poker Cash Game? Sicuramente prima di pronunciarci, è meglio attendere qualche statistica futura. Una liquidità condivisa potrebbe risolvere in parte i problemi ma al momento comunque possiamo dire che non se la sta passando proprio bene!
PressGiochi
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