Mantova: dopo le slot, il mirino si sposta sui Gratta&Vinci
Sulla scorta del successo conferito al comune di Mantova dal Consiglio di Stato che ha recentemente dato il proprio benestare al limiti orari introdotti agli apparecchi da gioco, il Comune
16 Giugno 2016
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Sulla scorta del successo conferito al comune di Mantova dal Consiglio di Stato che ha recentemente dato il proprio benestare al limiti orari introdotti agli apparecchi da gioco, il Comune sta pensando di mettere un freno anche alla vendita dei gratta e vinci.
La conferma dell’interesse arriva dall’assessore al welfare Andrea Caprini, che riferisce di un nuovo incontro tra i sindaci delle città capoluogo della Lombardia orientale – Mantova, Brescia, Bergamo e Cremona – entro il mese: «Vorremmo condividere le politiche locali in modo da moltiplicarne l’orizzonte, anche in tema di gioco d’azzardo. L’obiettivo non è demonizzare sale slot o gratta e vinci ma approfondire il livello della prevenzione per tutelare le persone più fragili».
Proprio in questi giorni in consiglio i consiglieri di minoranza – Sel-Sinistra italiana – hanno presentato una mozione nella quale si chiede di allargare il fronte del contrasto al gioco d’azzardo.