23 Dicembre 2024 - 06:18

Sardegna. Con l’approvazione del CDM finisce la “vertenza entrate”, alla regione devoluta la raccolta dei giochi con vincita in denaro

ll Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Enrico Costa, ha approvato un decreto legislativo di

18 Maggio 2016

ll Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Enrico Costa, ha approvato un decreto legislativo di attuazione dello statuto speciale per la Regione Autonoma della Sardegna in materia di determinazione e attribuzione delle quote di gettito delle entrate erariali riconosciute alla stessa Regione dall’articolo 8 dello Statuto, come modificato dall’articolo 1, comma 834, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007).

La novità più significativa del decreto in esame è legata alla devoluzione alla Regione, nell’ambito delle entrate erariali, della raccolta di tutti i giochi con vincita in denaro sia di natura tributaria sia di natura non tributaria in quanto costituite da utile erariale. Il decreto legislativo recepisce così l’accordo sottoscritto in data 3 marzo 2016 tra il Ministro dell’economia e delle finanze ed il Presidente della Regione per il coordinamento della finanza pubblica nell’ambito del procedimento di attuazione proprio dell’articolo 8.

Il nuovo regime di compartecipazione al gettito erariale decorre dal 1° gennaio 2010. Alla luce dell’accordo Stato-Regione, il saldo per il maggior gettito spettante alla Regione per gli anni 2010-2015, in conseguenza del nuovo regime tributario, è erogato alla Regione in quattro annualità costanti a decorrere dall’anno 2016.

“Noi – spiega Nicola Pusceddu, consulente della Regione in prima fila nel gestire la partita – abbiamo affrontato la questione esclusivamente dal punto di vista tecnico. D’altronde, questi sono soldi che lo Stato incassa e poi devolve, quindi è a livello nazionale che queste considerazioni devono essere poste. In Sardegna entreranno fra i 130 e i 150 milioni in più all’anno e tutti i 900 milioni di arretrati rivendicati saranno pagati in 4 anni. I sette decimi andranno alla regione. Nell’accordo finale ci sono anche altre voci, ma non c’è dubbio che quella dei giochi rappresenti di gran lunga la più cospicua”.

“La parola fine sulla lunga e complicata vicenda della Vertenza Entrate è davvero definitiva, e sono felice di poter chiudere da Presidente una partita che il governo di centrosinistra ha avviato 10 anni fa – ha dichiarato il presidente Francesco Pigliaru – È un risultato straordinario, ottenuto grazie a un costante lavoro quotidiano con Palazzo Chigi, con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e con la Ragioneria dello Stato. Voglio ringraziare la Commissione paritetica per il suo impegno, e il Consiglio regionale che ha avuto in questa vicenda un ruolo molto importante. Portiamo a casa regole certe, condivise e che ristabiliscono quanto dovuto alla Sardegna, dopo che nel 2006 ottenemmo una riscrittura dell’articolo 8 dello Statuto molto più favorevole di quanto lo fosse fino ad allora. Finalmente chiudiamo il cerchio: ed è il frutto di un rapporto di leale, costante collaborazione tecnica e politica con il Governo, alla vigilia di altri importanti accordi e risultati che arriveranno nelle prossime settimane per far crescere la Sardegna e migliorare la vita di tutti i sardi”.

“Siamo molto soddisfatti, il risultato è quello che volevamo e che abbiamo fermamente perseguito in questi due anni alla guida della Regione – conclude l’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci -. Dalla nostra parte avevamo la sentenza della Corte Costituzionale del 2012 e un Governo disponibile al confronto, ma il risultato non era affatto scontato. Un risultato che oggi premia la Sardegna e i sardi, con risorse finalmente certe che potranno essere utilizzate in totale autonomia dalla Regione per migliorare la qualità della vita dei cittadini, creando opportunità di sviluppo e lavoro. Ora il nostro compito sarà quello di monitorare la situazione per verificare che tutti gli accordi siano applicati. In questo senso sarà di grande aiuto l’Agenzia regionale delle Entrate, ormai in dirittura d’arrivo”.

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